Salute in Valle d'Aosta - 14 novembre 2019, 17:13

Troppi valdostani in 'codice bianco' al Pronto soccorso

Alla conferenza hanno preso parte Luca Montagnani, Stefano Podio, Leonardo Iannizzi, Massimo Di Benedetto e Giovanni Luca Cavoretto.

Alla conferenza hanno preso parte Luca Montagnani, Stefano Podio, Leonardo Iannizzi, Massimo Di Benedetto e Giovanni Luca Cavoretto.

Con 393 accessi ogni mille residenti la Valle d'Aosta è la quarta regione italiana per tasso di accesso al Pronto soccorso dopo la provincia di Bolzano, l'Emilia Romagna e la Liguria. Il dato è stato reso noto oggi dal Luca Montagnani, direttore del Dipartimento emergenza, rianimazione e anestesia dell'Usl Vda, secondo cui "questi numeri danno la misura dello stato di sofferenza di questa struttura, dovuta alla carenza di personale che si riscontra in tutta Italia e non solo in Valle d'Aosta, ma anche alla scarsa informazione dell'utente".

Dei 52 mila accessi registrati in un anno, il 90 per cento è classificato come codici verde e bianco (40%), quindi non come emergenze vere e proprie. Da qui l'appello lanciato oggi dalla Usl VdA in una conferenza stampa a cui hanno preso parte anche il direttore sanitario Pier Luigi Nebiolo e i direttori dei reparti coinvolti: Pronto soccorso (Stefano Podio), Area territoriale (Leonardo Iannizzi), Analisi e laboratorio (Massimo Di Benedetto) e 118 (Giovanni Luca Cavoretto).

"Chi usa impropriamente il pronto soccorso - ha spiegato Montagnani - sottrae servizi a chi ne a effettivamente bisogno". Per arginare il problema del sovraffollamento del Pronto soccorso l'Usl sta promuovendo alcune iniziative organizzative: tra queste una nuova gestione del triage, l'attivazione di un ambulatorio infermieristico che sottopone il paziente ai primi accertamenti diagnostici riducendone l'attesa passiva, ma soprattutto una promozione dell'utilizzo dei servizi territoriali di base, come i quattro ambulatori ad accesso diretto presenti ad Aosta, Donnas e Verrès.

i.d.

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