FEDE E RELIGIONI - 19 ottobre 2019, 09:00

Ordinazione diaconale di Alessandro Valerioti

Domenica 20 ottobre 2019 alle ore 15.00 nella Cattedrale di Aosta S.E. Mons. Franco Lovignana ordinerà diacono Alessandro Valerioti, della Parrocchia di San Cassiano in La Salle. Nato ad Aosta il 1° marzo 1989, Alessandro è entrato in Seminario nel settembre 2013 e ha concluso nei giorni scorsi la sua formazione presso la Facoltà teologica di Torino

Alessandro Valerioti

Alessandro Valerioti

Alessandro Valerioti, 30 anni, sarà ordinato Diacono domenica 20 ottobre, alle 15, in Cattedrale dal Vescovo di Aosta Franco Lovignana.  La parrocchia di La Salle dove è nato in questi giorni lo ha accompagnando nella  preghiera con una novena. Si tratta per Alessandro del penultimo passo verso il  sacerdozio.

Che cosa è il diaconato?

Il diaconato è un grado del sacramento dell’Ordine;  gli altri due sono il presbiterato e l’episcopato. Può costituire una tappa intermedia verso il sacerdozio (diaconato transeunte, cioè di passaggio)  o rimanere un ruolo di  “servizio” nella vita liturgica e pastorale e nelle opere sociali e caritative    (diaconato permanen te).

A scanso di equivoci circa i gradi dell’Ordine sacro, vale la pena ricordare quanto viene precisato nel Catechismo della Chiesa cattolica al n. 1554: “Il termine sacerdos – sacerdote – designa, nell’uso attuale, i vescovi  e i presbiteri,  ma non i diaconi. Tuttavia, la dottrina cattolica insegna  che i gradi di partecipazione sacerdotale (episcopato e presbiterato)  e  il grado di servizio (diaconato)  sono tutti e tre conferiti da un atto sacramentale chiamato ‘ordinazione’, cioè dal sacramento dell’Ordine”.

Ai diaconi, viene chiarito ancora nella Lumen Gentium 29, “sono imposte le mani non per il sacerdozio ma per il servizio”.

Quali sono  i compiti del diacono?

Il ministero del diacono è sintetizzato dal Concilio Vaticano II con la triade “diaconía della liturgia, della predicazione e della carità”, con cui serve “il popolo di Dio, in comunione col vescovo e con il suo presbiterio”. Pertanto, il diacono, “secondo le disposizioni della competente autorità”, può “amministrare solennemente il battesimo, conservare e distribuire l’Eucaristia, assistere e benedire il  matrimonio in nome della Chiesa, portare il  viatico ai moribondi, leggere la Sacra Scrittura ai fedeli, istruire ed  esortare il popolo, presiedere al culto e alla preghiera dei fedeli, amministrare i sacramentali (le benedizioni, ad esempio, ndr), presiedere al rito funebre e alla sepoltura.

Essendo dedicati agli uffici di carità e di assistenza, i diaconi si ricordino del monito di S. Policarpo: ‘Essere misericordiosi, attivi, camminare secondo la verità del Signore, il quale si è  fatto servo di tutti’”  (Lumen Gentium 29). 

Dal Corriere della Valle

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