Lo scorso Venerdì 11 ottobre, Fabio Porliod -il noto stilista valdostano- ha presentato un'anteprima della sua ultima collezione "La Dolce Vita" in occasione del Made in Italy Design Emirates (Mide), la rassegna fashion design che unisce Torino a Dubai.
In questa occasione, Fabio ed altri tre stilisti emergenti hanno fatto sfilare le loro creazioni sullo yatch "Virgo" a Dubai Marina.
Durante l'evento, inoltre, è stata presentata una calzatura da Guinness: una scarpa disegnata da Antonio Vietri -Calzolaio d'Oro- e candidata ad essere la più costosa al mondo. Un sandalo con tacco in oro e impreziosito da 30 carati di diamanti, per un valore di ben 19,9 milioni di dollari.
La Dolce Vita,"collezione vibrante, che richiama il fasto e il lusso di un'epoca di magnificenza" - così come l'ha definita Rossella Scalise- è stata accolta con gran entusiasmo, applausi e tanti apprezzamenti da parte degli ospiti.
"Hanno molto amato le linee pulite, il total white e l'eleganza degli abiti" ha affermato soddisfatto Fabio Porliod al termine della sfilata.
Modella di punta della collezione, che ha indossato l'abito cruciale della passerella, era la migliore amica di Fabio: Audrey Chabloz, modella professionista ed ex concorrente al Grande Fratello.
Fabio Porliod, Cosa ti ha ispirato la nuova collezione?
"L'eleganza è per me di primaria importanza. Da buon artista, le idee mi vengono nei momenti più improbabili: stavo ascoltando una canzone e mi è venuto in mente il film "La Dolce Vita". Ho deciso così di ispirarmi a quegli anni: alle linee nette, sartoriali e semplici. A quell'epoca di un' eleganza assoluta".
Dubai: meta importante di gran lusso e fama. Ritieni che l'Italia sia ancora la regina indiscussa dello stile nel mondo? Anche a Dubai?
"Sì: l'Italia rimane regina indiscussa della moda. Quando parli di Made in Italy tutti ne rimangono affascinati... è inevitabile".
Un successo dopo l'altro. Il tuo prossimo passo?
"Il prossimo passo sarà altrettanto importante. Non posso ancora rivelare nulla, ma lo comunicherò presto: dovrebbe avvenire verso fine ottobre.
Però posso già dire che a novembre sarò in Cina per una sfilata. Riguarda un premio che ho ricevuto a seguito di una défilé che ho fatto in Italia: una delegazione cinese mi ha così invitato a portare da loro la mia collezione e ad incontrare potenziali buyer".
La Regione Valle d'Aosta è stata importante per la tua scalata al successo? Rispetto a chi parte da una città come Milano, centro della moda, senti di aver avuto più difficoltà o è stato per te un punto di forza, nascere e vivere qui?
"Essere di Aosta mi ha aiutato in alcuni momenti, in altri meno. Sicuramente sono stato agevolato a livello regionale, perché - credo - di essere l'unico stilista presente. Le persone e i giornali mi hanno sempre sostenuto. Sono stato un po' penalizzato perché ad Aosta mancano gli eventi di moda o eventi a cui io possa presenziare e fare public relations. Uno stilista stanziato a Milano ha sicuramente più concorrenza, però più opportunità di mostrare il suo lavoro".