VIABILITÀ E MOBILITÀ - 25 settembre 2019, 05:00

La carica dei treni bimodali, Luigi Bertschy 'lavoriamo anche sull'elettrificazione'

Il primo Stadler Rail FLIRT bimodale per la Valle d'Aosta

Il primo Stadler Rail FLIRT bimodale per la Valle d'Aosta

L'arrivo dei treni bimodali sono solo un punto di partenza per infrastrutturare la ferrovia Aosta-Torino. Infatti Luigi Bertschy, assessore regionale ai trasporti (in basso) non si fa coinvolgere dall'entusiasmo per i nuovi treni. "Certo - dice - è un passo avanti ma dobbiamo pensare a creare una infrastruttura efficiente ed è per questo che continuiamo a lavorare sul progetto di elettrificazione della tratta".

Giovedì infatti ci sarà la prima prova dei due treni bimodali: uno su Aosta e l’altro su Chivasso. Ad ottobre dovrebbero entrare in servizio tre treni. Altri due saranno acquistati dalla Regione, mentre c’è un impegno di Ferrovie per acquistarne quattro portano così ad un totale di 9 treni bimodali.

Il vantaggio macroscopico del Flirt è che non sarà più necessaria la “rottura di carico”, ossia il cambio di convoglio ad Ivrea.

La Regione aveva firmato martedì 12 maggio 2015 il contratto di fornitura per cinque treni con l’azienda svizzera Stadler. Il costo dell’operazione è di 43 milioni di euro, 30 dei quali sono fondi statali.

Flirt è essenzialmente un treno che viaggia ad energia elettrica. Quando questa non arriva dai vai dell’alta tensione viene prodotta da due motori diesel, alloggiati in un “modulo” che sta tra le carrozze. I motori sono posizionati in modo che il modulo non costituisca uno sbarramento tra le carrozze.

Il modello fornito alla Regione ha 178 posti a sedere, 350 compresi quelli in piedi, può raggiungere i 160 chilometri orari (ma non potrà farlo nella tratta Ivrea Aosta perché le rotaie non lo consentono). Le sedute non hanno appoggi sul pavimento, cosicché sotto i sedili si possono collocare i bagagli e la pulizia del convoglio è più semplice.

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