“Blindare” il disciplinare di produzione del Lard d’Arnad garantendo la massima trasparenza e veridicità nei processi produttivi e commerciali. E’ l’obiettivo di quattro produttori di Lard d’Arnad che hanno annunciato, in occasione della 50° edizione della Festa del Lardo, l’importante traguardo raggiunto dalle aziende per la valorizzazione del Vallée d’Aoste Lard d’Arnad DOP.
Spiegano in una nota: “Abbiamo, infatti, provveduto ad inoltrare al Ministero delle Politiche Agricole, la richiesta di modifica del disciplinare di produzione del Vallée d’Aoste Lard d’Arnad DOP”.
Questa modifica vede come novità principale la possibilità di affettare il Vallée d’Aoste Lard d’Arnad DOP, aprendo così nuove opportunità e nuovi canali di vendita all’unico Lardo DOP in Europa.
“Non ci siamo, però, limitati all’affettamento – aggiungono - ma abbiamo voluto inserire una serie di garanzie per il consumatore finale, in un periodo storico in cui le frodi alimentari sono all’ordine del giorno. La volontà comune e condivisa tra i produttori è stata di “blindare” il nostro disciplinare di produzione garantendo la massima trasparenza e veridicità nei processi produttivi e commerciali”.
A ciascun produttore, infatti, l’organo di controllo (che da sempre supervisiona la produzione del Vallée d’Aoste Lard d’Arnad DOP) provvederà a verificare, attraverso un’analisi genetica sul prodotto finale, il corretto approvvigionamento con materia prima certificata e garantita dai più alti standard in materia.
L’introduzione di un regolamento specifico per un marchio comune è un’altra delle novità che verranno presentate in questa modifica del disciplinare di produzione.
Il nuovo marchio sarà rappresentativo dell’unicità del Valleée d’Aoste Lard d’Arnad DOP e potrà essere utilizzato dai produttori per la vendita del prodotto in tutte le sue forme, ma allo stesso tempo sarà usufruibile dal Comune di Arnad per la promozione del territorio in un’ottica di turismo enogastronomico e industriale, e dal Comitato lo Doil storico organizzatore della tradizionale festa che da 50 anni valorizza il prodotto principe della tradizione Arnaiotta.
Dal punto di vista della materia prima una novità importante sarà la modalità di approvvigionamento dello spallotto di suino, taglio anatomico da cui si ricava il prodotto finale.
Nuovi criteri di selezione privilegeranno i suini pesanti (sopra i 200 Kg) e vi sarà a possibilità di reperire la materia prima in due nuove regioni del nord Italia: Trentino Alto Adige/Südtirol e Friuli Venezia Giulia. L’allargamento a queste due nuove Regioni ci permetterà di reperire con meno difficoltà carni derivanti da allevamenti eco-sostenibili e attenti alle tematiche, sempre più attuali, del benessere animale, in modo da garantire un prodotto sempre più attento alle esigenze del consumatore ma che sia al tempo stesso sostenibile e rispettoso della natura. Questo risultato è la conferma di come il tessuto imprenditoriale della bassa Valle, soprattutto a livello enogastronomico, sia pronto ad affrontare nuove sfide, sempre alla ricerca di nuovi mercati.
“Crediamo altresì - concludono le aziende promotrici - altresì che la modifica al disciplinare sia la dimostrazione dell’importanza della collaborazione tra le aziende del territorio e vogliamo ribadirlo proprio in questi giorni della 50° edizione della festa del Lardo, la sagra enogastronomica più importante della regione, risultato ottenuto soprattutto dalla capacità di fare rete di una comunità attaccata alle proprie tradizioni”.





