La ruota panoramica, una delle attrazioni più gettonate, è arrivata ed è in corso di montaggio; i tendoni e i gazebo sono piazzati e i volontari stanno allestendo le cucine. E' sabato mattina e in località Monfleury ad Aosta fervono i preparativi per la 27esima edizione della Festa di San Giorgio e San Giacomo, organizzata dall'omonimo comitato aostano (di cui l'imprenditore Giorgio Nasso scomparso alcuni anni fa fu fondatore e instancabile promotore) da mercoledì 17 a domenica 28 luglio. Nel pomeriggio, nel centro storico di Aosta, la sfilata dei 'Giganti', figure allegoriche della tradizione calabrese.
E' comunemente chiamata 'Festa dei Calabresi' perchè furono alcuni membri della comunità originaria di San Giorgio Morgeto (Reggio Calabria) e residenti da anni in Valle a idearla nel 1992: la prima edizione si svolse in una giornata, poi per alcuni anni la festa fu realizzata nel secondo fine settimana di luglio: due giorni di canti, balli e gastronomia del territorio che piacquero molto non solo ai corregionali ma a tanti valdostani 'doc', tanto da convincere il comitato organizzatore ad estendere il programma su più giornate.
Da quindici anni ormai e con una formula collaudata la 'Festa dei calabresi' dura 11 giorni (è la più grande in Valle d'Aosta) con servizio ristorante a pranzo e a cena; ospita tornei di calcio e di tarantella, mostre ed eventi collaterali e termina con l'immancabile spettacolo pirotecnico. Quest'anno il programma prevede anche il torneo di calcio a 5 giovanile 'Memorial Giorgio Nasso'.
Undici i giorni di festa e undici le serate danzanti con le band Lady Barbara, Artetango, Macho, Liscio Simpatia, Aosta que baila Michel Blanc, Bagnasco, Giuseppe&Carmen e la partecipazione di Ciccio Carere.
La comunità calabrese in Valle d'Aosta conta circa 34.000 persone di cui 7.500 originarie di San Giorgio Morgeto, a fronte dei 1.500 abitanti residenti nel comune. Fui proprio l'esigenza di creare un momento di aggregazione comunitaria tra corregionali a convincere Giorgio Nasso e Agostino Tramonti dell'importanza della Festa. Un'intuizione rivelatasi vincente.