Il luogo, così 'lunare' e fuori dal tempo, è perfetto. E così mostre, film, letteratura, conferenze e visite guidate saranno organizzate nel mese di luglio per celebrare i 50 anni dal primo allunaggio e della scoperta dell'Area megalitica di Aosta.
'Dalla terra alla luna: un viaggio nello spazio e nel tempo' è il titolo del programma artistico-culturale inaugurato questa mattina dall'assessore regionale al Turismo, Laurent Vierin e dal dirigente regionale dei Beni monumentali, Roberto Domaine che porterà numerose iniziative nel parco archeologico di Saint-Martin de Corléans con la collaborazione degli esperti della Sovrintendenza ai beni culturali e dei ricercatori dell'Osservatorio astronomico di Saint-Barthélemy.
"Un viaggio di scoperta nello spazio e nel tempo in un sito straordinario dove Cultura e Scienza si incontrano e vanno a braccetto - ha commentato Domaine - attraverso percorsi di visita paralleli in cui la particolare atmosfera dell'Area megalitica si arricchisce delle suggestioni di un'esposizione aerospaziale appositamente allestita".
Dagli appassionati volontari dell'associazione lombarda 'Asimov' è stato costruito e allestito in scala 1:10 il razzo Saturno V, utilizzato per portare gli astronauti sulla Luna e in scala 1:1 a grandezza naturale il modulo di comando e allunaggio Lem Columbia che ospitò l'equipaggio dell'Apollo 11. Razzo e Lem sono 'posati' sulle pietre millenarie dell'Area Megalitica "come monoliti di acciaio, testimoni di un'era tecnologica che ha aperto gli orizzonti e ha cambiato il nostro modo di vivere", ha ricordato l'assessore Vierin.
"C'è un legame temporale - ha ribadito Domaine - tra la conquista della Luna e il parco archeologico di Saint-Martin de Corléans: nel 1969 l'uomo poggiò il piede per la prima volta sul suolo lunare e in quello stesso anno fu scoperto il primo reperto archeologico in questa zona di Aosta. Oggi siamo qui a celebrare questi due avvenimenti e io non credo che le cose avvengano sempre per caso".




