Chez Nous - 15 giugno 2019, 12:00

Competenze e ignoranze

Competenze e ignoranze

Mai come l’ultima adunanza del Consiglio Valle ha messo in evidenza il dislivello culturale sul quale si fonda l’azione politica dei nostri legislatori. Mai come nell’ultima adunanza del Consiglio Valle sono emersi con prepotenza chi parla con cognizione di causa e conoscenza dei problemi e chi invece parla perché ha la lingua in bocca, chi parla per frasi fatte e agisce ideologicamente per conquistare una manciata di voti.

L’ultima adunanza è stata un festival di goffaggini, un campionario di scempiaggini, un catalogo digrosserie. Mai tante  e ignoranze si sono udite tutte assieme.

Due i temi che hanno trasformato l’aula del Consiglio Valle in un emporio di poltrone e sofà dove per sperimentare le sedute si filosofeggia sul sesso degli angeli.

Un tema riguardava le dimissioni di Claudio Restano dall’Ufficio di presidenza Consiglio Valle, la sua uscita dal movimento PnV ed il suo abbandono della maggioranza. Otto ore di dibattito per una formalità alla quale dedicare 15 minuti sarebbe stato il doppio del necessario.

Invece di affrontare i problemi dei valdostani una manciata di ineffabili poltronisti hanno dibattuto sulla coerenza di un personaggio che è stato sindaco unionista, è stato eletto consigliere regionale unionista, con un gruppo di cosiddetti ‘responsabili unionisti’ ha lavorato per mandare a casa Rollandin con chi oggi è stato abbandonato dallo stesso personaggio, ha fondato il PnV, si è unito a Stella alpina per tornare in Consiglio Valle e ora con grande coerenza ha abbandono il Pnv perché le politiche della Giunta Fosson non sono di suo gradimento. Per una quindicina di anni è stato in groppa al potere e ora dice che la politica non fornisce risposte adeguate ai valdostani.

E su un personaggio di tanta caratura il Consiglio Valle ha perso una giornata mentre l’edilizia è bloccata, i mutui non si sa quando saranno erogati. Nessuno compie scelte tutti dormono sonni profondi su poltrone e sofà.

Il festival di goffaggini, scempiaggini, grosserie. Mai tante ignoranze si sono udite in una giornata di Consiglio Valle. E il deprimente festival è proseguito anche il giorno successivo in occasione del dibattito sulla richiesta di dimissioni dell’assessore alla sanità, Mauro Baccega, presentata da Mouv e Lega. Se possibile il festival di goffaggini, scempiaggini, grosserie ha toccato il fondo e peggio ancora.

L’aula del Consiglio Valle, per la seconda giornata consecutiva, ha ospitato una rassegna di frasi fatte, slogan ideologici, mezze verità, falsità intere, dati inventanti, offese agli operatori sanitari e para sanitari. Tutto questo a dimostrazione dell’ignoranza, per la non conoscenza delle cose e dei problemi, che permea l’aula che dovrebbe essere la massima espressione della responsabilità, delle scelte, della soluzione dei problemi, dell’attenzione alla Petite Patrie. Nemmeno al tanto villeggiato bar sport si toccano livelli di confronto così bassi, carichi di livore personale, orridi di supponenza, miserabilmente arroganti.

E l’evidenza della pochezza di troppi che ci governano è stata ancor più evidenziata dall’intervento di Flavio Peinetti che con calma, completezza, serenità, senza alzare la voce, ha smontato una ad una le ignoranze portate a supporto di una inutile mozione di sfiducia firmata da chi da 10, 15, 20, 30 anni è a cavallo della poltrona e ora per un errore di calcolo opportunistico si trova senza potere ma con miglia di euro al mese per sperimentare la comodità di poltrone e sofà.

E Peinetti, dati alla mano, ha dimostrato che la sanità valdostana funziona eccome. Certo ci sono delle criticità che a confronto dei danni che fanno certi eletti sono ben poca cosa.

Eppoi Pierluigi Marquis che non ha usato mezzi termini per denunciare quanto danno politiche possono fare alla Valle d’Aosta e a chi lavora per la comunità le strumentalizzazioni ideologiche o per lotte politiche. Finalmente qualcuno ha alzato la voce, non nei toni ma nelle argomentazioni.

E’ tempo che chi ha competenze soffochi le ignoranze. Chi ha cognizione di fatti e problemi zittisca chi parla perché ha la lingua in bocca e chi nella sua vita professionali ha raccolto insuccessi e fallimenti. Chi ha conoscenze e progetti stacchi l’ossigeno a chi senza meriti si trova ad arricchirsi alle spalle dei valdostani.

Chi ha proposte e idee metta sul tavolo progetti per creare un sistema Valle d’Aosta che trapassi la quotidianità. Progetti che mettano sul tavolo risorse per rilanciare l’edilizia delle ristrutturazione, del recupero dell’esistenze, dell’ammodernamento delle strutture ricettive e turistiche. Chi sa provi a calcolare che gettito possono generare 50 milioni di euro erogati a tassi pari allo zero; quanto gettito possono generare in termini di introiti fiscali e Pil. E invece…

E invece si continuano a tenere in cassa i mutui casa e i valdostani aspettano. I mutui potrebbero essere erogati in tempo zero dalle banche. Certo è che così facendo si perderebbe il controllo clientelare e qualche geometra dovrebbe riqualificarsi per essere destinato ad altri servizi.

E poi sburocratizzare, sburocratizzare sburocratizzare. E’ possibile che in sei mesi non si trovi uno spazio adeguato per le prove di guida motocicli?

Sì è possibile fino a che le competenze lasceranno spazio alle ignoranze.

piero.minuzzo@gmail.com

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