Il risultato alle elezioni europee della lista “La Sinistra” è stato molto deludente.
Nelle settimane precedenti al voto, la campagna elettorale in Italia ha visto i rappresentanti del Governo nazionale insistere sui soliti temi di propaganda e tralasciare gli argomenti cardine della politica europea.
I candidati della Sinistra, forti dell’esperienza delle elette e degli eletti nella precedente legislatura, hanno cercato di costruire un discorso alternativo, ma l’esito è quello che oggi abbiamo sotto gli occhi: "La Sinistra", così come altre liste europeiste, non è riuscita a rispondere alle profonde istanze di disagio e di smarrimento politico e culturale che stiamo vivendo in questi anni.
È come se le nostre risposte non riuscissero a intercettare le domande dell’elettorato, sempre più smarrito e in cerca di narrazioni forti, sballottato fra la retorica del primatismo e la percezione di debolezza, spaventato dall’allarmismo sul fenomeno migratorio e orientato, ancora una volta, a votarsi alle promesse dell’uomo forte.
All’innegabile successo della Lega in Italia, però, corrisponde un magro bottino dei cosiddetti partiti sovranisti nel complesso dei paesi europei; l’Italia sarà, quindi, sempre più isolata a Bruxelles. L’ossimorica “internazionale sovranista” metterà fortemente in difficoltà il nostro Paese, a dispetto delle parole in libertà dei rappresentanti leghisti.
La pesante sconfitta di domenica 26 maggio 2019, però, ci dà ancora di più la certezza che non è questo il momento di abbandonare il campo oppure di rinchiudersi in un’asfittica resa dei conti, in un’impietosa – come solo a sinistra si riesce a fare – analisi delle responsabilità e delle mosse sbagliate. In Valle d’Aosta partiamo dalle 1225 preferenze ottenute da Chiara Giordano, la nostra candidata nella lista "La Sinistra".
Riprendiamo il filo di un discorso che da anni cerchiamo di costruire per sostanziare la partecipazione, ascoltare le istanze dei territori, immaginare soluzioni condivise per i problemi e le tematiche che, nel bene o nel male, fanno della nostra piccola Regione una parte della grande Unione europea, con tutti i rischi e le opportunità che ciò comporta.
Continueremo a lavorare insieme alle nostre consigliere, alle persone che ci appoggiano, alle associazioni e alla società civile, per contrastare le derive autoritarie dei partiti di destra; lo faremo nel nome dell’antifascismo e con l’attenzione sempre rivolta all’Ambiente, ai Diritti e all’Uguaglianza. #continuonslecombat





