CRONACA - 04 aprile 2019, 17:29

Operazione Geenna: Un fiume in piena l'interrogatorio di Marco Sorbara davanti ai pm della Dda

In cinque ore e mezza l'ex assessore e consigliere regionale sospeso ha ripercorso la sua attività politico amministrativa e i suoi rapporti con la comunità calabrese ad Aosta: 'ho sempre agito amministrativamente con il pieno consenso della giunta'

Marco Sorbara

Marco Sorbara

Cinque ore e mezza - dalle 9 alle 14,30 di oggi, giovedì 4 aprile - per raccontare la propria verità e ribadire la propria innocenza rispetto alle gravi accuse mossegli. Interrogato dai pm della Dda di Torino Stefano Castellani e Valerio Longi ha parlato quasi ininterrottamente e con una sorta di afflato liberatorio Marco Sorbara, ex assessore alle Politiche sociali del Comune di Aosta e consigliere regionale Uv, sospeso dalla carica perchè arrrestato il 23 gennaio scorso per concorso esterno in associazione mafiosa insieme ad altre 15 persone nell'ambito dell'operazione antimafia della Dda e dei carabinieri denominata 'Geenna', su una presunta 'ndrina valdostana.

"Smagrito, ha perso circa dieci chili, ma felice di poter finalmente parlare ha risposto a tutte le domande degli inquirenti in un clima sereno, disteso - spiega l'avvocato difensore Raffaele Della Valle - ma posso assicurare che le parole 'mafia' o 'ndrangheta' oggi non sono state citate nemmeno dai magistrati. Sorbara ha raccontato la sua vita di assessore e uomo politico; ha spiegato che per anni si è adoperato come amministratore per indirizzare tante persone disagiate verso i Servizi sociali, senza badare alle loro ideologie politiche o 'amicizie' particolari. Era assessore, poi consigliere regionale: lavorava al servizio della comunità. Se una madre di quattro figli si presentava nel suo ufficio chiedendogli aiuto per trovare un lavoro, lui cercava di fornirle le informazioni necessarie al suo caso; ancor di più si prodigava per gli anziani e per i disabili, per i quali era impegnato settimanalmente in attività solidali presso le diverse comunità comunali e regionali ad Aosta e non solo". Assieme a Della Valle, di fronte ai pm, anche la collega Donatella Rapetti; difende il politico Uv anche suo fratello, l'avvocato aostano Sandro Sorbara.

A Sorbara gli inquirenti della Dda contestano di aver ceduto alle pressioni di Antonio Raso (anch'egli arrestato in 'Geenna'), titolare della pizzeria La Rotonda di Aosta e considerato uno dei 'capi' della 'locale' aostana di 'ndrangheta, ovvero di aver stretto un accordo criminoso: passaggio di informazioni riservate e interessamento privato presso la Giunta comunale aostana in cambio di voti. "Sorbara - riferisce l'avvocato Della Valle - ha ammesso di conoscere Raso da diversi anni e di frequentare la sua pizzeria anche per via di un ottimo rapporto qualità/prezzo, nonchè per la vicinanza territoriale con i suoi uffici e le sue attività. Ma ha negato decisamente che Raso possa in qualunque modo aver condizionato la sua attività politico-amministrativa. Il fatto che il ristoratore gli chiedesse talvolta aiuto 'politico' è una circostanza che non ha mai influito nelle scelte di Sorbara, che sono state sempre condivise con la Giunta comunale. Lui stesso lo ha detto a chiare lettere: 'ho sempre agito con il pieno consenso e accordo del governo comunale".

I pm hanno anche chiesto all'ex assessore per quale motivo, dopo essere stato minacciato di morte telefonicamente da un giovane calabrese per futili questioni familiari, invece di denunciare l'accaduto alle Forze dell'ordine si fosse limitato a chiedere a Raso un intervento 'pacificatore'.

"Marco Sorbara non voleva infierire su quel giovane, privo di mezzi economici e la cui zia aveva avuto un rapporto sentimentale con uno dei suoi fratelli -  spiega l'avvocato - pertanto prima di agire in modo drastico aveva chiesto a Raso, che conosceva bene quel ragazzo, di parlargli. La cosa era poi finita lì. Insomma, nessun fatto di 'ndrangheta ma normali questioni della vita di tutti i giorni. Sorbara ha più volte insistito sulla sua totale estraneità a vicende criminose e da parte dei pm abbiamo notato l'apertura mentale di chi prima di accusare 'tout court' vuole comprendere realmente come stanno le cose. E' stata una giornata molto positiva per tutti, credo e soprattutto per il mio assistito". Nei prossimi giorni l'avvocato Della Valle inoltrerà istanza di scarcerazione e, in subordine, di arresti domiciliari.

L'operazione Geenna della Dda di Torino e dei carabinieri di Aosta dopo quattro di indagini ha condotto all'arresto, il 23 gennaaio scorso, di sedici persone di cui undici in Valle e gli altri in Piemonte e a San Luca in Calabria.

In carcere in Valle d'Aosta tre politici: il consigliere regionale Marco Sorbara, eletto nelle fila dell'Uv; il consigliere comunale unionista Nicola Prettico; Monica Carcea, assessore alla Programmazione del Comune di Saint-Pierre; manette anche per il noto avvocato penalista torinese Carlo Maria Romeo e per il presunto capo della 'locale' Marco Di Donato; arrestati anche Bruno Nirta e Antonio Raso, considerati 'promotori' del sodalizio criminale.

 

patrizio gabetti

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