Ci risiamo. I sindaci valdostani tornano alla carica. Vogliono il ripristino dell’elezione diretta di Sindaco e Vicesindaco nei comuni sotto i mille abitanti (e questo potrebbe avere un senso), ma contemporaneamente chiedono di aumentare le loro indennità legandole (pare) al numero di abitanti.
E’ vero che in nessuno dei paesi valdostani i Sindaci prendono la cifra massima consentita, ma le “indennità” sono certamente interessanti. Per legge (4/2015) si va da un minimo di 1.250,00 euro al mese più 500 di diaria fissa (cioè 1.750,00 euro/mese) per i comuni sotto i mille abitanti. In questo caso il vicesindaco ha diritto a 687,50 euro e gli assessori a 500,00 euro.
Gli importi salgono se i comuni crescono. Fino a 3 mila abitanti il Sindaco può incamerare 1.500,00+600,00 cioè 2.100,00 euro al mese. Il vice 825,00 euro e gli assessori 600,00.
E’ pur vero che, oggi, fare il Sindaco è diventato rischioso, ma ... non possiamo e non dovremmo mai parlare di “mestiere” rischioso. Perché questo sta diventando: un mestiere. Con indennità così importanti il posto è ambito. In realtà dovrebbe essere un “servizio”.
(nella foto il sindaco di Saint-Oyen, Natalino Proment, il primo cittadino valdostano che costa meno ai suoi amministrati)
Sul tema più generale delle indennità ai politici italiani Carmen, di Milano, scrive - Nel paese (Italia) dei buffoni (classe politica) non tutti sono uguali. Per i comuni cittadini si grida a gran voce che il criterio per la determinazione di stipendi e pensioni deve tenere conto del contesto attuale: in tempo di crisi e globalizzazione bassi salari perché altrimenti non si è competitivi, nonché salario agganciato alla produttività, basse pensioni altrimenti il sistema dei conti pubblici non regge. Per i politici invece si pretende di applicare il criterio opposto: salari, retribuzioni, prebende, pensioni e vitalizi al passo dei paesi ricchi d'Europa dove il contesto è completamente diverso dal nostro sotto tutti i punti di vista (maggiore produttività, conti pubblici in ordine, maggiore crescita ecc.). Il contesto Paese deve valere per tutti, comuni cittadini e politicanti: i nostri sono di dubbia onestà, scarsissima efficienza e produttività, ma pretendono gli stipendi dei più virtuosi d'Europa! La crisi vale per tutti!-
Torniamo a noi. Volete sapere cosa prendono i loro colleghi fuori Valle? E’ facilmente rilevabile. Tanto per stare qui vicino a noi possiamo dire che il Sindaco di Settimo Vittone (1.500 abitanti) prende 1.156,00 euro. Non c’è nessuna diaria fissa. Qui potrebbe prendere fino a 2.100,00 euro al mese. Quasi mille euro in meno.
A Carema il Sindaco prende 581,00 euro al mese (perché è anche dipendente pubblico non in aspettativa e quindi la sua indennità è ridotta del 50%) per amministrare 792 abitanti.
Il Sindaco del Comune di Grugliasco (37 mila abitanti, quindi come Aosta) percepisce 3.114,00 euro al mese. Il suo vice 1.712,00 e gli assessori 1.400,00. Inutile fare il paragone con Aosta perché viene assimilata ad un capoluogo di regione quindi ... con cifre decisamente superiori.
Sala Biellese (580 abitanti) versa al suo Sindaco 1.162,00 euro.
In Piemonte la legge dice che un Sindaco di un comune fino a tremila abitanti può percepire fino ad un massimo di 1.162,03 euro lordi al mese. Nella fascia tra tremila e cinquemila si può arrivare fino a 1.952,21 euro. In Valle si può arrivare fino a 2.900,00 (2.200,00+700,00), sempre lorde.
Se, poi, si vogliono vedere nel dettaglio questi importi, basta andare sul sito dell’amministrazione regionale e guardare sulla pagina “numeri fuori dal comune”.
Si scoprirebbe, ad esempio, che i Sindaci più “risparmiosi” sono quelli di Saint-Oyen (solo 1.250,00 euro lordi per indennità e diaria), Chamois (1.300,00) e Montjovet (1.324,00). Mentre incidono di più sulle casse comunali (e quindi sui loro cittadini) i Sindaci di Saint-Christophe (record assoluto con 2.942,00 euro/mese), Saint-Pierre (2.900,00) e Gressan (2.636,00).
Solo qualche altro esempio: il Sindaco di Chieri (36.800 abitanti) prende 2.802,82 euro di indennità mensile (lorda), quello del Sestriere (950 abitanti) incassa 1.162,03 euro/mese e quello di Bardonecchia (3.100 abitanti) può contare su 2.147,43 euro.
Pochi, pochissimi, sia in Valle che fuori Valle, quelli che rinunciano ad essere pagati. Abbiamo intercettato l’intervento del Sindaco di Fiorano (825 abitanti) vicino ad Ivrea, Laura Fogliato, di professione architetto, in un blog scrive – intanto non ho deciso da sola, ma è una scelta dell’intera amministrazione comunale: a partire dal 2009 abbiamo rinunciato sia all’indennità che al gettone di presenza per contribuire al bilancio comunale. Credo che questa nostra attività sia da paragonare ad un’opera di volontariato. Non ci obbliga nessuno. Tuttavia è giusto lasciare libera scelta. Togliere l’indennità per legge vorrebbe dire limitare la possibilità per molti di candidarsi.-
Come non essere d’accordo con questa dichiarazione? E, comunque, dal non richiedere nulla a proporre un aumento delle indennità (già cospicue, in Valle), il passo è ovviamente lungo. Forse, visto il clima di difficoltà generale, una maggiore sensibilità e prudenza (soprattutto verso coloro che faticano ad arrivare a fine mese) avrebbe consigliato ai nostri amministratori di ... aspettare un pochino prima di lanciare questo messaggio. O no?
Media Nazionale al 31.12.2015