ECONOMIA - 31 gennaio 2019, 11:50

FORMICA A BIELLA PARLA DI ECONOMIA

Presso la Camera di Commercio di Biella, martedì 29 u.s., il prof. Orlando Formica Garante del Contribuente per la regione Valle d’Aosta con una “lectio magistralis” ha illustrato la Costituente del Contribuente

Il prof. Orlando Formica con il Colonnello della Guardia di Finanza Pasquale Marotta.

Il prof. Orlando Formica con il Colonnello della Guardia di Finanza Pasquale Marotta.

L’evento organizzato da Sara Peraldo  dello “Sportello Orientamento Sociale” ha visto la partecipazione di qualificate rappresentanze territoriali, professionali, dell’Amministrazione Finanziaria tra i quali il Col. della Guardia di Finanza Pasquale Marotta . Ha introdotto Gianpiero Masera segretario generale della “Camera”. Formica ha esordito:” saluto Biella, terra del saper fare, di attori del capitalismo familiare, di statisti quali Sella e Pella. Sul quadrante della storia economica i biellesi hanno scritto pagine di crescita del sistema Paese”.

Il  Garante ha proseguito:” necessita un nuovo rinascimento, occorre coniugare localismo e globalizzazione, riscoprire e modernizzare antichi mestieri, entrare da protagonisti negli scenari geo-economici, nei mercati internazionali. Dobbiamo generare energie positive per indirizzarle verso nuove frontiere di produzione e consumo. Occorre creare un nuovo legame sociale nella nascente società digitale con imprese innovative e lavoratori della conoscenza. Il futuro è dei creativi, quelli che sapranno avviare un nuovo legame territoriale, generazionale per valorizzare le risorse e quindi penetrare nei mercati emergenti  facendo incontrare l’offerta con la domanda di milioni di potenziali consumatori, le nuove “classi sociali” dei Paesi che si stanno aprendo allo sviluppo”. 

Formica prosegue:” dobbiamo adattarci al cambiamento trasformando le incertezze di oggi in occasioni, i rischi in innovazioni. Siamo dentro la distruzione creativa. Le scarse risorse pubbliche vanno indirizzate per creare uno sviluppo alternativo. Le Istituzioni devono predisporre strumenti tributari , burocratici che incentivino gli investimenti. Internet, i dati, l’intelligenza artificiale non sono più cose da scienziati, la digitalizzazione rappresenta un salto, un cambio di paradigma economico come sono stati in passato il motore a scoppio e l’elettricità. Non bisogna farsi vincere dal dilagante pessimismo. C’è una dinamica: le aziende italiane da  gennaio 2018 hanno realizzato  112 acquisizioni all’estero, 204 aziende nazionali sono state rilevate da investitori esteri  garantendo così occupazione e sottraendo i territori alla tenaglia della crisi. Dobbiamo esaltare il nostro capitalismo familiare oggi all’avanguardia così: Ferrero, Luxottica, Lavazza, Danieli, Dompè, Campari che portando il lavoro italiano nel mondo generano reddito collettivo”.

Formica afferma:” le macchine non hanno sensibilità umana  ecco la necessità di un’istruzione evolutiva ed alternativa lanciando un programma di riqualificazione. L’alternativa è secca: o si investe per far crescere le persone e con loro la comunità o si finisce imprigionati in una spirale economica regressiva. C’è scarsa integrazione scuola-impresa; complementarietà tra scuola e lavoro. In questi giorni i cittadini sono “invasi” da dati allarmanti, classifiche teoriche sul reddito nazionale dando la sensazione che stiamo sprofondando nella crisi. Le indagini non vanno effettuate su opinioni ma su numeri. L’Italia secondo “ l’ International  Trade Centre “ risulta prima per competitività nei mercati dell’abbigliamento, prodotti in pelle; seconda nel tessile, gioielleria, occhiali ed elettrici; quinta negli alimentari trasformati. L’Italia detiene la quinta migliore bilancia commerciale al mondo dietro Cina, Germania, Corea e Giappone con un attivo nel 2016 di 91 miliardi di dollari. Purtroppo la nota dolente riguarda le imposte: In riferimento al 2017 la misura percentuale rapportata al PIL è del 46,2 in Francia, del  27,1 negli USA, del  37,5 in Germania, del  31 in Giappone e del 42,4 in Italia. Formica conclude:” le imprese italiane sopravvissute alla crisi hanno puntato su nuovi mercati attirando i grandi investitori. I fondi stranieri hanno rilevato imprese italiane così la Magneti  Marelli ed Italo. La via della crescita, della salvaguardia dei posti di lavoro passa dalla consapevolezza delle nostre vitali potenzialità da mettere in campo”.

Ufficio del Garante del Contribuente VdA

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