Anche la comunità ebraica di Torino ha sporto una querela contro Fabrizio Fournier, il 54enne ispettore del Casino di Saint-Vincent indagato dalla Digos di Aosta per propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa. Una denuncia finita nel fascicolo che la procura di Aosta aveva nel frattempo già aperto a seguito di altre segnalazioni.
Quello che aveva colpito molto la comunità ebraica torinese quando alcuni mesi fa fu data notizia delle indagini su Fournier, ha spiegato l'avvocato Tommaso Levi, del foro di Torino, è che oltre all'aquila stilizzata a mò di simbolo del Terzo Reich (pur senza presenza di svastica nel cerchio), sui cancelli vi sono i due triangoli che - pur essendo simboli esoterici, massonici ed etnici di possibile vario significato - richiamano quelli che i nazisti applicavano sulle divise che indossavano i prigionieri dei campi di concentramento. Quindi è stato l'accostamento dell'aquila al triangolo a convincere la comunità ebraica a presentare questo esposto all'autorità giudiziaria. I due triangoli dopo l'avvio delle indagini sono stati coperti. Secondo l'avvocato Levi, trattandosi di reati di opinione la semplice esibizione di simboli che hanno una valenza storica si può in qualche modo giustificare come una libertà di manifestazione del proprio pensiero, ma l'accostamento del simbolo del Terzo Reich con simboli che si rifanno ai cambi di concentramento è stato ritenuto inaccettabile.





