Verso la chiusura, l'inchiesta della Procura di Milano su una presunta estesa attività di riciclaggio che coinvolge almeno due professionisti valdostani. Avviata nel luglio 2017 sulla base di intercettazioni e di un 'incrocio' di diverse altre indagini (compresa una svolta nella Repubblica Ceca dalla Direzione distrettuale antimafia), 'costola' del fascicolo Longarini-Cuomo, nell'inchiesta del pm milanese Giovanni Polizzi risultano indagati l’ex manager lombardo di Unicredit Massimiliano Fossati, il commercialista Edo Chatel e l’immobiliarista Leo Personnettaz. Non è escluso che altri nomi in questi mesi siano stati iscritti nel fascicolo.
L'ipotesi è di riciclaggio per investimenti immobiliari esteri a beneficio di presunti evasori fiscali: "In concorso tra loro (Fossati, Chatel e Personnettaz ndr) - si legge nel campo d'imputazione - ponevano in essere operazioni immobiliari all’estero e principalmente nella città di Praga, utilizzando risorse provenienti dalla commissione dei delitti tributari commesse da cittadini italiani, in modo da ostacolarne la provenienza delittuosa”, scrive la Procura".
Il nome di Personnettaz era emerso in Procura anche per un viaggio di piacere in Marocco che l'immobiliarista e l'imprenditore aostano Gerardo Cuomo, titolare del Caseificio Valdostano avrebbero pagato all'ex pm di Aosta Pasquale Longarini (a processo a Milano con Cuomo per il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità) , viaggio che lo stesso magistrato ha detto agli inquirenti di aver accettato "per leggerezza".
Ma l'indagine sul riciclaggio si spinge ben oltre. Da oltre quindici mesi il pm Polizzi sta passando al setaccio le società e le imprese controllate da Personnettaz, che hanno acquistato lussuosi edifici nel centro di Praga, particolarmente in via Narodni, vicino a Piazza della Città Vecchia e nei pressi del Castello di Praga.
Secondo la magistratura Fossati, che risulta anche essere socio di una società dell'immobiliarista valdostano, avrebbe collaborato all'attività di riciclaggio tramite i suoi poteri di capo Ufficio rischi di Unicredit, favorendo erogazioni per centinaia di milioni di corone ceche per il settore immobiliare di Personnettaz.
Inoltre, il fondo di investimento UniCredit avrebbe venduto due alberghi nel centro di Praga, il Golden Crown e il Sunrise, a imprese legate a Personnettaz.
Nei voluminosi faldoni dell'inchiesta compaiono poi intercettazioni telefoniche e ambientali tra diverse persone, alcune appartenenti a Istituzioni statali e regionali, che disegnano un quadro quantomeno inquietante in merito a rapporti tra il mondo degli affari, della politica, della Giustizia e ambienti poco inclini al rispetto della legge.





