POLITICA - 26 ottobre 2018, 14:54

Un mistero le dimissioni del CdA del Casino di St-Vincent; arriva commissario per concordato 'in bianco'

L'assessore Stefano Aggravi durante l'incontro con i giornalisti

L'assessore Stefano Aggravi durante l'incontro con i giornalisti

"Quello che posso dire è che il CdA del Casino in questi circa quindici giorni di attività ha di fatto esaurito il proprio mandato e, alla luce delle problematiche emerse, in questo momento poteva solo agire come ha agito". Questa la risposta dell'assessore regionale alle Finanze, Stefano Aggravi, alla richiesta di spiegazioni sui motivi che hanno indotto il Consiglio di amministrazione della Casa da gioco valdostana - presieduto da Manuela Brusoni, docente dell'Università Bocconi e composto anche dai commercialisti milanesi Sara Puglia Mueller e Maurizio Scazzina - a rassegnare oggi le dimissioni durante un vertice a Palazzo regionale alla presenza dell'assessore Stefano Aggravi e dei capigruppo in Consiglio Valle, convocato con urgenza dallo stesso Aggravi per un aggiornamento sulla grave situazione economico-finanziaria del Casino riscontrata dalla nuova governance nel corso della ricognizione effettuata negli ultimi giorni.

Sul tavolo vi sarebbe anche dovuta essere una proposta di concordato preventivo 'in bianco' e infatti l'assemblea dei soci della Casinò de la Vallée spa nominerà a breve un commissario per seguire la procedura di questa modalità di concordato. Sul nome del commissario la scelta è ristretta a due o tre professionisti con curricula di alto livello. Sul punto l'assessore ha precisato: "Oggi si doveva prendere atto della gravità della situazione ed eventualmente valutare quali strade urgenti intraprendere che non rientravano unicamente nella proposta di concordato". Ma con la decisione di dimettersi i vertici del Consiglio di amministrazione hanno scompigliato ulteriormente le carte e in questo momento, sostiene Aggravi "la cosa migliore da fare è quella di non fare previsioni, di non fare ipotesi che domani o tra un minuto potrebbero essere smentite. C'è certamente un problema importante alla base della decisione del CdA, ma parlarne in questo momento sarebbe anticipare i tempi. Posso assicurare che nessuno ha intenzione di portare i libri contabili in Tribunale per l'avvio di qualsivoglia procedura fallimentari e, fino alla prossima Assemblea dei soci, il CdA lavorerà in regime di prorogatio".

Per Albert Chatrian (Alpe) "la fotografia della situazione della Casa da gioco scattata oggi dal nuovo CdA è identica a quella dell'1 agosto scorso, nessuna novità.  La tensione c'era e c'è tutt'ora, anzi è aumentata. Sono aumentati anche i debiti pregressi, da 9 milioni e mezzo a 10 milioni e 900mila euro, metà verso fornitori e metà per tasse non pagate; di questo il governo Spelgatti è a conoscenza da tre mesi. Si doveva intervenire prima, riducendo ulteriormente i costi, e a quel punto la Regione poteva sostenere il rilancio; ora nessuno avrebbe messo un soldo pubblico senza ridurre i costi, sapendo che dal punto di vista gestionale i ricavi sono superiori ai costi". 

Sulla stessa linea Pierluigi Marquis (Stella Alpina): "Il Cda Brusoni ha verificato la situazione allo stato del 25 ottobre e ha rassegnato le dimissioni, rimettendo la palla nelle mani dell'azionista". 

Grande preoccupazione fra i sindacati. Per Vilma Gaillard "Lo spettro del concordato preventivo per il Casinò di Saint-Vincent pare non essere più tale. Rimarchiamo la poca serietà su un argomento così importante. Ci chiediamo a questo punto che bisogno ci fosse di nominare tre figure di spicco, che arrivano dall'Università Bocconi, se poi la decisione si potrebbe rivelare essere questa".

E poi: "Si continua a giocare sulla pelle dei lavoratori. Evidenziamo il perpetuarsi di un atteggiamento irrispettoso da parte della politica regionale. A questo punto ci chiediamo chi sarà ad assumersi l'onere dei tagli sul personale e delle misure per contenere le perdite? Quali saranno le azioni per mantenere almeno gli attuali ricavi?". E viste le notizie di queste ultime ore, per  Claudio Albertinelli "diventa fondamentale che l'assessore Aggravi convochi subito le parti sociali per fare chiarezza sulla situazione del Casinò. Le dimissioni del Cda sono il segnale di una situazione gravissima".

patrizio gabetti

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