FEDE E RELIGIONI - 29 settembre 2018, 09:30

MESSAGGIO DEI VESCOVI DEL PIEMONTE E VALLE D’AOSTA IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DELLA SALUTE MENTALE (10 ottobre 2018)

MESSAGGIO DEI VESCOVI DEL PIEMONTE E VALLE D’AOSTA  IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DELLA SALUTE MENTALE  (10 ottobre 2018)

Sono passati quarant’anni dalla Legge n.180/78, detta anche “Legge Basaglia”.  Una riforma con grandi e positive novità: abbattere le mura e ritornare al territorio, alla comunità;  ribadire la possibilità concreta di cura e riabilitazione partendo dalla fiducia e dalla valorizzazione  della persona umana; superare lo stigma e l’avversione verso i soggetti che portano i segni della  sofferenza psichica.  Molte problematiche però, nonostante le buone intenzioni iniziali ed indubbi miglioramenti, sono  ancora presenti, prima fra tutte la situazione delle famiglie che debbono convivere, oscillando tra  difficoltà, disperazione e qualche momento di speranza, con un proprio caro colpito da disturbo  mentale.  Ogni persona ha bisogno di relazione, specialmente nelle situazioni di maggiore fragilità, anche  quando sembra preferire isolamento e fuga, quando comunica con gesti o parole la sofferenza  causata dal disturbo mentale. La forzata solitudine, l’isolamento, l’indifferenza spingono molti  individui e famiglie (alcune ormai giunte alle risorse residue, spesso in condizioni sociali ed  economiche disagiate) verso il deterioramento della loro condizione mentale che può declinare in  depressione, ansia, forme psicotiche.  Le Comunità cristiane hanno un compito importante: realizzare «una città abitabile, dove non ci si  senta indotti a vivere la paura dell’altro, ma se mai la gioia dell’incontro e il desiderio di  sperimentare relazioni positive”. (Card. Carlo Maria Martini).  Promuovere solidarietà e accoglienza significa promuovere salute mentale. Contrastare la cultura  della scarto significa favorire la salute mentale. Come scrive Papa Francesco nella sua Enciclica  Laudato si’: «Se teniamo conto del fatto che anche l’essere umano è una creatura di questo mondo,  che ha diritto a vivere e ad essere felice, e inoltre ha una speciale dignità, non possiamo tralasciare  di considerare gli effetti del degrado ambientale, dell’attuale modello di sviluppo e della cultura  dello scarto sulla vita delle persone» (n.43).  In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, invitiamo le Comunità cristiane alla  preghiera ed alla riflessione su questi temi così carichi di umanità e desideriamo stimolare a scelte  coerenti di vicinanza verso questi fratelli e sorelle più fragili e le loro famiglie."   

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