CRONACA - 30 agosto 2018, 11:13

Allarme San Vincenzo: 'Attenti alle truffe, non chiediamo denaro porta a porta'

In seguito ad alcune segnalazioni riguardanti un individuo che finge di essere un volontario, la Presidente del Consiglio Centrale di Aosta della Società di San Vincenzo De Paoli avvisa 'non date denaro a nessuno che bussa in nostro nome'

Angela Maria Bauso premiata in un evento istituzionale

Angela Maria Bauso premiata in un evento istituzionale

I truffatori senza scrupoli non esitano a servirsi di qualifiche 'al di sopra di ogni sospetto' per carpire denaro alle loro vittime. E così in questi giorni "sono giunte alcune segnalazioni riguardanti una persona che si aggira per le strade di Aosta mostrando un tesserino con il logo della Società di San Vincenzo De Paoli", rende noto la presidente del Consiglio centrale di Aosta dell'Associazione, Angela Maria Bauso.

“la Società di San Vincenzo De Paoli non chiede denaro porta a porta nè per telefono - ricorda Bauso - chi desidera offrire un aiuto per le nostre attività caritative può fare un versamento fiscalmente deducibile tramite bonifico bancario sul conto:  IT17 R 05034 01200 000000022041 intestato a Ass.ne Soc di San Vincenzo De Paoli".  Un altro modo, veloce e gratuito, per rimanere a fianco dell’Associazione è quello di donare il proprio 5 per mille in fase di dichiarazione dei redditi, apponendo la propria firma nel settore destinato al "sostegno delle Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale" ed indicando, nello spazio sotto la firma, il codice fiscale 91051710076.

Sono oltre duecento le famiglie in difficoltà aiutate dai volontari della Società di San Vincenzo De Paoli in Valle d’Aosta. Ad esse viene consegnato periodicamente un pacco contenente generi alimentari e viene data una mano nel pagamento di alcune utenze e spese mediche, vengono offerti abiti usati e soprattutto tanto ascolto, vicinanza ed amicizia.

"Tra i tanti progetti che la nostra Associazione porta avanti - conclude Bauso - segnaliamo il Laboratorio del Cuore che permette a donne in difficoltà provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo di socializzare condividendo la passione per il cucito e la sartoria. Un buon modo anche per apprendere un mestiere che le aiuterà ad uscire dalla spirale della povertà". 

red. cro.

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