CRONACA - 18 agosto 2018, 20:02

L'immensa solitudine della Polizia Penitenziaria

L'immensa solitudine della Polizia Penitenziaria

"Le estati della Polizia Penitenziaria sono tutte uguali, tra turni massacranti,  straordinari imposti e non pagati tra la cronica carenza dell'equipaggiamento e  delle divise nella perenne assenza di una linea gestionale. Non sono bastate  le numerose denunce di aggressioni, risse, incendi nelle sezioni detentive, innumerevoli ritrovamenti di oggetti non consentiti, cellulari e sostanze  stupefacenti a destare dal soporifero clima vacanziero i vertici del  Dipartimento. Abbiamo assistito inermi anche purtroppo alla perdita di vite  umane non ultimo quello del poliziotto penitenziario suicidatosi a San  Gimignano".  A rappresentare il clima delle carceri in Italia, dal punto di vista della Polizia  Penitenziaria è il Segretario Generale dell’O.S.A.P.P. (Organizzazione  Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) Leo Beneduci che aggiunge:  "in realtà, non ci aspettavamo granché da un governo insediatosi da appena  ottanta giorni e che da ultimo è stato investito dalle gravi incombenze legate al  dolorosissimo evento di Genova, ma il nulla fino ad oggi constatato forse è un  po’ troppo.

Sopratutto - conclude Beneduci - è forse un po’ troppo conoscere che mentre  nonostante le continue aggressioni, i suicidi di agenti e tutto il resto, nessun  segnale perviene e nel contempo vengono disposti accertamenti ispettivi, di  concerto tra il Ministro Bonafede e il Capo dell'Amministrazione Penitenziaria  Basentini, su segnalazione del garante dei detenuti, rispetto ai suicidi dei  detenuti nelle carceri ed in particolare in quello di Poggioreale dove il  personale, in relazione alla gravissima carenza di organico non può neanche  smontare dal servizio per recarsi in mensa ed è costretto a consumare un  pasto frugale contenuto in un apposito sacchetto; in quello stesso istituto  penitenziario che come tante altre carceri sul territorio nazionale si regge e  continua a svolgere la propria insostituibile funzione istituzionale solo grazie al  sacrificio e alla professionalità di quegli esigui e misconosciuti tutori dell'ordine  e della legalità dei poliziotti penitenziari.

Ci auguriamo quindi che, trascorsa la calura estiva, per la Polizia Penitenziaria  si apra finalmente quella stagione di riforme e di miglioramenti che oramai  manca da più di venti anni e che ad esempio non è certo costituiti  dall'assunzione nel prossimo dicembre di quelle unità di personale che vanno  ad reintegrare coloro che sono andati in pensione nell'anno 2016 come da  ultimo provvedimento del Ministro per la Pubblica Amministrazione Giulia  Bongiorno".

red. cro.

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