FEDE E RELIGIONI - 14 agosto 2018, 00:10

OGGI martedì14 agosto saint Maximilien Kolbe

“L’esperienza migratoria rende spesso le persone più vulnerabili allo sfruttamento, all’abuso e alla violenza. La difesa dei loro diritti inalienabili, la garanzia delle libertà fondamentali e il rispetto della loro dignità sono compiti da cui nessuno si può esimere. Proteggere questi fratelli e sorelle è un imperativo morale da tradurre adottando strumenti giuridici, internazionali e nazionali, chiari e pertinenti; compiendo scelte politiche giuste e lungimiranti; prediligendo processi costruttivi, forse più lenti, ai ritorni di consenso nell’immediato; attuando programmi tempestivi e umanizzanti nella lotta contro i trafficanti di carne umana che lucrano sulle sventure altrui; coordinando gli sforzi di tutti gli attori, tra i quali, potete starne certi, ci sarà sempre la Chiesa”. (Papa Francesco)

OGGI martedì14 agosto saint Maximilien Kolbe

AGENDA DEL VESCOVO MONS. FRANCO LOVIGNANA

Mercoledì 15 agosto
Cattedrale - ore 10.30
S. Messa per la solennità dell'Assunta

Cattedrale - ore 17.00
Vespri

Martedì 21 agosto
Vescovado-mattino
Udienze

Mercoledì 22 agosto
Vescovado-mattino
Udienze

Sabato 25 agosto
Cattedrale - ore 7.00
S. Messa per la Solennità della dedicazione della Cattedrale

Domenica 26 agosto
Chivasso Duomo - ore 10.00
S. Messa per la festa patronale

Mercoledì 29 agosto - lunedì 3 settembre
Pellegrinaggio diocesano a Lourdes

•Le Messager Valdotain celebra martedì14 agosto saint Maximilien Kolbe

La Chiesa  onora San Massimiliano Maria (Rajmund) Kolbe Sacerdote francescano, martire

Massimiliano Maria Kolbe nasce nel 1894 a Zdunska-Wola, in Polonia. Entra nell'ordine dei francescani e, mentre l'Europa si avvia a un secondo conflitto mondiale, svolge un intenso apostolato missionario in Europa e in Asia. Ammalato di tubercolosi, Kolbe dà vita al «Cavaliere dell'Immacolata», periodico che raggiunge in una decina d'anni una tiratura di milioni di copie. Nel 1941 è deportato ad Auschwitz. Qui è destinato ai lavori più umilianti, come il trasporto dei cadaveri al crematorio. Nel campo di sterminio Kolbe offre la sua vita di sacerdote in cambio di quella di un padre di famiglia, suo compagno di prigionia. Muore pronunciando «Ave Maria». Sono le sue ultime parole, è il 14 agosto 1941. Giovanni Paolo II lo ha chiamato «patrono del nostro difficile secolo». La sua figura si pone al crocevia dei problemi emergenti del nostro tempo: la fame, la pace tra i popoli, la riconciliazione, il bisogno di dare senso alla vita e alla morte.

Il sole sorge alle ore 6,17 e tramonta alle ore 20,40

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