"Può ben dirsi che il Bonetti ha prostituito la professione medica alle più basse finalità proprie". La dura affermazione è del gup del tribunale di Aosta Eugenio Gramola ed è scritta nelle motivazioni della sentenza con cui il 12 aprile ha condannato a 10 anni e 8 mesi di reclusione (pm Luca Ceccanti) lo psichiatra aostano Marco Bonetti, accusato di violenza sessuale, cessione di sostanze stupefacenti, truffa, peculato, corruzione, falso.
Spiega il giudice Gramola senza mezzi termini che Bonetti "è riuscito a fare tutto ciò che un medico non deve, in nessun caso, fare: dal richiedere, o comunque ricevere, danaro per le visite eseguite quale medico dell'Usl fino a formare certificati medici falsi, in cambio di danaro, per far conseguire finalità illegittime ai propri assistiti, non omettendo inoltre di mettere le mani addosso alle proprie pazienti (psichiatriche) e di prescrivere loro, se lo volevano, sostanze stupefacenti a volontà e senza controllo, e fornendo comunque loro, quando lo riteneva opportuno, i farmaci di proprietà dell'ospedale".
Le motivazioni contengono anche intercettazioni, svolte dalla Guardia di finanza, di conversazioni tra Bonetti e alcuni suoi pazienti che evidenziano chiaramente l'atteggiamento del medico:
Paziente: "Scusi l'abbigliamento, ma sono andato a sciare", "io faccio parapendio, mi hanno sospeso il brevetto". "Devo tornare a Milano il 13 dicembre, per cui avrei bisogno di un certificato prima".
Dottor Bonetti: "Dopo che lei è andato in pensione scriverò un certificato in cui dichiaro che lei sta bene". In conclusione: "Malattia per ultimi tre mesi, ok?".
Quindi il paziente, scrive il giudice, "consegna 50 euro e Bonetti gli raccomanda di "non farsi mai vedere contento come adesso", "ma sempre con un spanna di muso".
La persona visitata era un agente alla polizia penitenziaria, e lo scorso gennaio - per questi episodi - è stato condannato a due anni e 10 mesi di reclusione (era accusato di falsità ideologica in concorso con il medico e di corruzione).
Riguardo alle violenze sessuali, la condanna dello psichiatra è per episodi nei confronti di tre pazienti. Le riprese delle telecamere nascoste sono "tutt'altro che chiare" secondo il giudice, che non ha ritenuto sufficienti le dichiarazioni di altre due assistite. "Si è limitato a degli abbracci e accarezzarmi il seno, stavo talmente male e ho pensato che il comportamento del medico, tra cui i suoi palpeggi e abbracci, fossero solo degli atteggiamenti terapeutici", ha detto una paziente agli inquirenti. "Quando è subentrato il bacio, ho capito che il rapporto medico-paziente era sconfinato e che gli piacevo oltre il suo ruolo istituzionale. Nonostante la sua depressione e malessere, ho avuto la forza di respingerlo", ha riferito un'altra.
Bonetti, assistito dagli avvocati Jacques Fosson e Massimo Balì, era finito ai domiciliari il 28 marzo 2017, provvedimento che gli è stato revocato dal giudice il 12 aprile scorso. Per l'azienda Usl VdA, assistita come parte lesa dall'avvocato Corrado Bellora, il gup ha disposto una provvisionale di 20 mila euro.





