CRONACA - 07 giugno 2018, 11:36

Inchiesta 25.000 euro: Quello strano e lungo black-out la domenica prima del ritrovamento

Marco Vierin ("mi sono trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato") e Pierluigi Marquis

Marco Vierin ("mi sono trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato") e Pierluigi Marquis

"Sto valutando con il mio avvocato se e cosa dire al pm perchè, francamente, io di questa storia non so nulla e mi ci sono trovato dentro per caso".

Così Marco Vierin, l'ex presidente del Consiglio Valle che domani - così come l'ex presidente della Giunta e attuale consigliere regionale Pierluigi Marquis e il suo ex segretario particolare Donatello Trevisan - sarà interrogato negli uffici della Procura di Aosta nell'ambito dell'inchiesta sul presunto ritrovamento di 25 mila euro in contanti nella scrivania dell'ufficio del presidente della Giunta, segnalato dallo stesso Marquis alla polizia il 22 giugno 2017.

I tre sono indagati dal pm Luca Ceccanti per concorso in calunnia: in un primo momento infatti gli accertamenti avviati lo scorso luglio si erano indirizzati, anche a seguito di alcune dichiarazioni di Marquis e di altri esponenti politici, verso il suo predecessore Augusto Rollandin.

Poi l'orientamento accusatorio virò di 360 gradi proprio sulle persone che avevano denunciato la scoperta dei soldi. Orientamento corroborato da una serie di interrogatori, della verifica degli orari di ingresso e di uscita dal Palazzo regionale delle persone coinvolte a vario titolo nel ritrovamento e da alcune circostanze particolari quali un misterioso black-out elettrico durato 10 ore e avvenuto la domenica precedente il giorno del ritrovamento.

La procura aveva chiesto lo scorso marzo una proroga delle indagini per analizzare le migliaia di file scaricati da computer, tablet e telefonini sequestrati. E' possibile che gli inquirenti vogliano confrontarsi con gli indagati in merito ai files e ai documenti contenuti nei supporti elettronici. 

"Io davvero non so che dire  - prosegue Marco Vierin - se non che sono stato coinvolto nelle indagini perchè già in un precedente interrogatorio ho ammesso sì di aver incontrato Marquis in quei giorni e anche di aver ricevuto dal suo segretario una telefonata di cui non ricordo il contenuto, ma anche che i motivi per i quali proprio quel fatidico giorno io mi ero trovato con il Presidente della Giunta erano personali, non avevano nulla a che vedere con trame illecite e nemmeno con strategie politiche. Una serie di sfortunate coincidenze mi ha fatto trovare nel posto sbagliato al momento sbagliato. Così com'è, a mio parere, una sciagurata circostanza quel black-out durato così a lungo: che io ricordi un simile evento non era mai accaduto prima a Palazzo regionale".

 

p.g.

SU