Il Casinò di Saint-Vincent rischia di dover sborsare circa 50 milioni alla Regione a titolo di 'risarcimento danni' nell'ambito del procedimento penale per falso in bilancio e truffa aggravata per i finanziamenti alla Casa da gioco. Il Casino risulta infatti 'ente responsabile' mentre la Regione è parte offesa; le indagini sono state condotte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Aosta.
Al Casinò la procura di Aosta contesta infatti la responsabilità amministrativa da reato (decreto legislativo 231/2001). Un illecito che dipende dal falso in bilancio e dalla truffa aggravata che sarebbero stati commessi, se ritenuti responsabili, dagli amministratori Luca Frigerio (in carica quando sono stati approvati i bilanci relativi agli esercizi 2012, 2013 e 2014) e Lorenzo Sommo (bilancio 2015), come si legge nell'Avviso di conclusione indagini.
Questi due reati sarebbero stati commessi, secondo il pm Menichetti, "nell'interesse o, comunque, a vantaggio de Casinò de la Vallée spa, a favore del quale venivano approvati i bilanci di esercizio riportanti fatti materiali non rispondenti al vero" nonché "a favore del quale venivano erogati i finanziamenti" per 140 milioni di euro complessivi da parte della Regione.





