CRONACA - 17 maggio 2018, 11:24

Chiuse con otto indagati le nuove indagini della Finanza sulla gestione del Casinò

Pubblichiamo il comunicato stampa integrale della Guardia di Finanza di Aosta in merito all'indagine per truffa aggravata in cui sono coinvolti amministratori pubblici, dirigenti regionali e professionisti con incarichi in società partecipate

Chiuse con otto indagati le nuove indagini della Finanza sulla gestione del Casinò

In questa inchiesta, com'è noto, sono indagati l'ex presidente della Giunta e attuale consigliere regionale Uv Augusto Rollandin, l'assessore regionale Mauro Baccega (Epav), e l'ex assessore al bilancio Ego Perron (Uv), accusati di concorso in truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Oltre a loro sono indagati gli amministratori della Casa da gioco Luca Frigerio (dal 2008 al 2015) e Lorenzo Sommo (dal 2015 al 2017) e i membri del collegio sindacale della Casinò de la Vallée spa Laura Filetti, Fabrizio Brunello e Jean Paul Zanini, che devono rispondere di truffa e falso in bilancio.

Le ipotesi di reato si riferiscono alla presunta falsificazione dei bilanci della casa da gioco per creare piani di sviluppo, in base ai quali ottenere finanziamenti pubblici. Secondo la procura, negli anni è stato incrementato il credito di imposte anticipate in assenza di una prospettiva attendibile per la società di tornare in utile negli esercizi successivi. L'ipotesi di truffa aggravata riguarda i 140 milioni di euro di finanziamenti erogati dalla Regione e le ricapitalizzazioni tra il 2012 e il 2015.

In base alle indagini nel 2012 le reali perdite della società erano state di 26 mln a fronte dei 18 dichiarati, nel 2013 37 anziché 21, nel 2014 41 anziché 19 e nel 2015 42 anzichè 18.

Il comunicato stampa delle Fiamme Gialle

"Il Nucleo di polizia economico - finanziaria della Guardia di Finanza di Aosta ha concluso ulteriori indagini sulla gestione di Casinò de La Vallée S.p.A. di Saint - Vincent, società a totale partecipazione pubblica, scaturite in seguito alle interessanti affermazioni - successivamente analizzate ed approfondite - espresse lo scorso 10 febbraio sugli organi di informazione da parte di alcuni membri del Consiglio regionale valdostano al termine del primo filone investigativo.

Le indagini delle Fiamme Gialle, coordinate dalla Procura della Repubblica di Aosta attraverso una sinergica e costante attività di direzione investigativa, hanno ulteriormente circostanziato e confermato le condotte penalmente rilevanti già contestate nel primo filo ne investigativo (concluso a febbraio) nei confronti di otto persone, tra amministratori de lla casa da gioco, l’ intero collegio sindacale, il presidente pro - tempore della Regione Autonoma Valle d’Aosta e gli assessori regionali pro tempore al “Bilancio, finanze e patrimonio”. Parte offesa è la Regione Autonoma Valle d’Aosta e, pertanto, l’intera collettività.

Gli ulteriori approfondimenti investigativi e l e dichiarazioni acquisite hanno consentito di confermare ed integrare le ipotesi di: falso in bilancio continuato ed in concorso nonché truffa ai danni dello Stato continuata ed in concorso, con danno di rilevante gravità, nei confronti de gli amministratori della casa da gioco e de i membri del collegio sindacale in carica negli anni 2012 - 2015; truffa ai danni dello Stato continuata ed in concorso, con danno di rilevante gravità , nei confronti del p residente pro - tempore della Regione Valle d’Aosta nonché agli assessori regionali pro tempore nel periodo 2012 - 2015, tutti con specifica delega al Casinò de La Valléè; responsabilità amministrativa dell’Ente “Casinò de La Vallée S.p.A. ” ex Decreto Legislativo 231/2001, per i reati commessi dagli amministratori della casa da gioco in carica negli esercizi 2012 - 2015.

Le Fiamme Gialle hanno quantificato e definito il danno cagionato alle casse pubbliche della Regione Autonoma Valle d’Aosta in circa 140 milioni di euro (€139.965.096,56) , ottenuto dalla somma degli importi approvati dall’autorità politi ca allora in carica ed erogati alla casa da gioco con va rie modalità nonostante ricorressero plurimi, univoci e tutti coerenti segnali di  crisi  strutturale,  attraverso quattro delibere  di   concessione di finanziamento/aumento di capitale, da 50, (poco meno di) 10,60 e 20 milioni di euro approvate, rispettivamente, il 20 luglio 2012, 20 settembre 2013, 23 ottobre 2014 e 10 dicembre 2015.

Ritenuta consapevole della disastrosa situazione economico - patrimoniale del Casinò de La Vallée e della assoluta inconsistenza dei piani di sviluppo aziendale, l’intera governance della partecipata regionale in carica dal 2012 al 2015, aveva omesso di indicare nei bilanci societari - attrave rso studiati artifizi contabili - perdite di esercizio fino a oltre 42 milioni di euro, nascondendo volutamente in questo modo la reale condizione economica societaria, fattore che - se correttamente illustrato - non avrebbe mai permesso di incassare il denaro erogato dalla società finanziaria regionale.

Analogamente, le indagini del Nucleo di polizia economico - finanziaria hanno fatto emerge re la piena consapevolezza del p residente della Regione Valle d’Aosta e degli assessori regionali al “Bilancio, finanze e patrimonio” delegati ai rapporti con la partecipata e in carica nelle  date  di  approvazione  delle  delibere  milionarie, della disastrosa situazione finanziaria della casa da gioco. Risulta infatti come essi abbi ano raggirato e indotto in errore la stessa Regione - e quindi la comunità valdostana - avendo consciamente presentato nella sede deliberativa bilanci di esercizio riportanti perdite dissimulate – quindi falsi – e piani di sviluppo industriale conseguentem ente irrealizzabili.

L’attività descritta è direttamente correlata alle indagini contabili delegate alle stesse Fiamme Gialle dalla Procura Regionale della Corte dei Conti e concluse lo scorso mese di febbraio con la contestazione agli amministratori pubblici di un danno erariale pari a circa 140 milioni di euro".

red. cro.

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