Per gioco: ogni elettore pensi di essere il titolare di un’azienda e che debba assumere 35 dipendenti e sulla scrivania ha a disposizione 332 curriculum vitae (35 per otto liste e 26 per due liste, Centrodestra e grillini che non sono riusciti a fare il pieno di candidati), li chiameremmo per un colloquio, li assumeremo? Affideremo loro la nostra azienda?
Per gioco decidiamo quindi di fare una scrematura per cercare di avere qualche informazione in più: il loro modo di comunicare, il linguaggio, la capacità di argomentare, la buona educazione, le esperienze maturate, la linearità e la coerenza nei comportamenti pubblici e privati.
Per gioco la re- dazione di Aosta- cronaca l’ha fatto e a fatica è riuscita, sempre per gioco, a mettere assieme 35 nomi ai quali si potrebbe affidare l’azienda Valle d’Aosta. Per scegliere chi votare si deve evitare di scambiare la sicurezza per competenza, ma guardare cosa pensa di fare per il futuro.
Infatti i politici o gli aspiranti tali devono essere in grado di prevedere cosa riserva il futuro e definire la propria linea d’azione. Se poi guadiamo al loro passato dobbiamo considerare se hanno dimostrato di fare previsioni efficaci.
Sir Isaiah Berlin, filosofo, politologo e diplomatico britannico, teorico di un liberalismo inteso soprattutto come limitazione dell'ingerenza statale nella vita sociale, economica e culturale dei singoli e delle comunità, ha detto che le persone si dividono in due categorie, le volpi e i ricci: le volpi sono le persone interessate a molte idee differenti, che vedono il mondo con diverse sfumature e mettono sempre in dubbio quello che sanno; i ricci invece si concentrano su un’unica grande idea che vedono in bianco e nero, e hanno una fede incrollabile nelle loro convinzioni più radicate (nel nostro caso quella di essere eletti).
I ricci di solito sono le persone che fanno le previsioni peggiori, in quanto non possono fare a meno di cedere alla tentazione di semplificare in modo eccessivo un mondo complesso.
Le volpi tendono a fidarsi meno delle loro previsioni, ed è proprio questa apertura a una serie di possibilità diverse a produrre previsioni più efficaci.
Il problema è, ha scritto Adam Grant − The Washington Post, che nonostante le volpi siano più brave a prevedere il futuro, gli elettori tendono a preferire i ricci, perché siamo abituati a scambiare la fiducia in se stessi per competenza.
Noi ne abbiamo scelti 35 con grande fatica perché tra i 332 sono più i ricci che le volpi. Li abbiamo scelti in base alle esperienze, alla linearità di comportamento, la coerenza politica, l’impegno dimostrato, le capacità.
Ma queste sono solo nostre opinioni che ci hanno convinto a scegliere:
Mauro Baccega,
Ornella Badery
Jean Barocco
Luigi Bertscky
Albert Bertin
Stefano Borrello
Patrizia Carradore
Jean-Claude Daudry
Joel Farcoz
Alessia Favre
Giuliana Ferrero
Titti Forcellati
Elso Gerandin
Bruno Giordano
Alex Glarey
Fabio Gradi
Jean-Pierre Guichardaz
Roberto Luboz
Pierluigi Marquis
Chiara Minelli
Patrizia Morelli
Stefano Mosca
Sandro Nogara
Flavio Peinetti
Giacinta Prisant
Daria Pulz
Anais Rean
Augusto Rollandin
Andrea Rosset
Erica Rudda
Guido Theodule
Luca Tonino
Alexis Vallet
Adriana Viérin
Laurent Viérin.
Ma è solo un gioco... ma non troppo purtroppo.