Dopo un viaggio (via Helsinki!) lungo sì e no quattro ore, l’attimo del landing-appuntamento è arrivato. E tanto il lettore di Mika Waltari - prolifico autore finlandese, scrittore di saghe in luoghi esotici e antichi, dall’Egitto a Costantinopoli alla Roma antica - quanto il turista appassionato del Nord o dell’inedito più bello, possono davvero approdare alla meta agognata o alla destinazione del cuore.
Normaalne! (“Grande!”, per dirla alla estone), se non strepitoso, potersi trovare a due passi dal Baltico e dalla Vanalinn (la città vecchia di Tallinn), quasi accarezzati dal vento e dalla sorpresa di una parlata ugrofinnica, cercando il poema epico originale Kalevipoeg (Il figlio di Kalev, di F.R. Kreutzwald), leggende e chimere estoni sulla strada di Toompea (vedere la caratteristica cattedrale ortodossa russa di Aleksandr Nevsky), del bel parco di Kadriorg o del Vecchio Thomas, “Vana Toomas” - il segnavento icona di Tallinn (sulla guglia del Raekoja, il Municipio) - , già progettando blitz ed escursioni alla “terra delle baie” (Lahemaa), a Narva, Tartu e Pärnu, dove le più antiche storie alterate da motivi fantastici si narrano da sempre tra il fumo azzurrino delle pipe dei pescatori e i riverberi calorosi dei fuochi sulla rena.
Il tour nell’universo di questo Paese ex-sovietico non è ancora quasi iniziato che già balzano all’orecchio i “sentito dire” a riguardo della cultura musicale del posto (anche il ritorno all’indipendenza estone , la cosiddetta “Rivoluzione cantata”sarebbe a tema…). Un percorso iniziatico, pellegrinaggio inevitabile per chi voglia approfondire il sapere o più semplicemente chi abbia necessità di silenzio e poesia, potrà comprendere tappe nella Vanalinn dei vicoli, dei misteriosi ruderi, della statua di Linda (la vedova di Kalev, primo ed eroico capo degli estoni), di Kiek in de Kök Tower (1475).
Rotermanni Kvartal, il quartiere del porto turistico, Peeter I Majamuuseum - la casa dove Pietro il Grande amava soggiornare - , Maarjamäe loss, il Castello del 1870, Stroomi e la sua spiaggia, saranno un’immersione totale nei mondi dilatati di Tallinn, capitale estone. Ricca di spunti culturali e turistici, la città di governo dove la moneta corrente è l’euro, offre tanti motivi di interesse storico, architettonico e paesaggistico da far sembrare ogni visita troppo breve per assaporare un millenario e luminoso passato; e se al nuovo arrivato piacerà andare per i musei, visitare le chiese - da quella di Toomkirik di credo luterano a quella cattolica di Peeter-Paul, passando dalla gotica kirik (sec. XIV) dedicata allo Spirito Santo, “Püha Vaimu”, e dalla Oleviste battista di Sant’Olaf (sec. XIII) - e ammirare le tante spettacolari meraviglie che quest’urbe di quattrocentomila abitanti sa offrire. Lontano da gente capace di darsi una struttura sociale e un orgoglio solo sopraffacendo i diversi e i deboli, a Tallinn c’è chi ha l’impressione di potersi integrare.
Nell’intrico medioevale delle sue stradine, piazze, viuzze e monumenti, nella città in espansione, qualcuno potrà rincorrere il mito del jazz, della musica folk e delle note classiche-antiche. La cultura viva cambia, così come la gastronomia. Alla scoperta della cucina estone, dunque; una cucina che riserva non poche sorprese al di là di chi la immaginava a torto più o meno una copia della cucina russa. Invece più che con questa la “cucina di Tallinn” dialoga, per la presenza del pesce affumicato, dei cereali e della birra con la cucina tedesca, ma anche scandinava e “suomalainen”, finnica. Per verificarla occorre provare alcuni piatti al bacon, rafano, crauti… o ritrovarsi nelle locande di Saaremaa, Hiiumaa, Muhu Islands, dopo i fanghi benefici e le passeggiate, tra i ginepri e le cale sabbiose.
I cultori del wellness e del free gym nei parchi, gli amanti dell’eleganza profumata delle Spa e degli scrub avvolgenti con argilla o i patiti degli itinerari fuori dagli schemi, sulle orme di specie insolite e rare, sappiano che il Paese delle camminate nel verde e delle strade secondarie in foresta, vanta un incredibile numero di pietre rituali e monoliti dispersi tra impressionanti torbiere e alture calcaree costiere di un fascino arcano… Casette piccole, ciascuna diversa e tutte decorate nei modi più curiosi e bizzarri, sono una delle realtà ambientali più interessanti rimaste nella non urbanizzata Repubblica baltica.
Notizie in valigia
Documenti. Carta d’identità o passaporto validi per l’espatrio.
Come arrivare. In aereo, con i voli Finnair da Milano via Helsinki o con Ryanair, non-stop da Bergamo-Orio al Serio.
Dove mangiare e dormire. A Tallinn: The Merchant House, Telegraaf Hotel, The Three Sisters, Von Stackelberg . A Tartu: Antonius. A Pärnu: Villa Wesset. A Käina (Hiiumaa): Lookese Spa. A Kuressaare (Saaremaa): Georg Ots Spa.
A tavola. Sült (stufato in gelatina di suino), verivorst (sanguinacci), rosolje (aringhe in aceto aromatico); e poi: arrosto di vitello täidetud vasikarind, l’immancabile leib (pane scuro di segale), i dolci kissel (con frutti di bosco), curd (al cioccolato) e kama (con cereali misti tostati), bevendo birra Sarku, Saare di Saaremaa e il Vana Tallinn, l’amaro a base di erbe.
Richiami turistici. A Tallinn: la piazza del Municipio, le vecchie mura, la cattedrale di Santa Maria e le molte chiese, i molti musei, i mercati (delle Pulci, dietro la stazione ferroviaria; Alimentare, Sadama Turg; Centrale; di Virug o della Maglieria), il convento di Pirita. Oltre la capitale: i villaggi dei pescatori del Lahemaa, i tradizionali mulini a vento di Muhu e Saaremaa, il cratere meteoritico di Kaali, le croci celtiche (circolari) di Vormsi e i paesaggi collinari dell’Estonia meridionale; senza dimenticare il Pozzo della strega di Tuhala, i castelli e le fortezze, il porto mercantile di Narva, l’osservatorio astronomico di Tartu e i lidi di Pärnu.
Acquisti. Miniature di case estoni, cd di musica folk, pitture, monili in vetro e cristalli, stoffe colorate, oggetti in ambra e in creta.
Info. www.visitestonia.com/ In calendario. L’Estonia, nel ’Baltico’ di Hirondelle Viaggi, tel. 0422.296710.