Sarà la cantante maliana Inna Modja la testimonial della 20ª edizione del Premio internazionale "La Donna dell'Anno". Si tratta di una figura simbolo, dato il tema scelto quest'anno: "Diciamo no alla violenza in ogni sua forma di manifestazione".
Inna Modja, infatti, durante l’infanzia ha vissuto la mutilazione genitale; segnata da questa tragica esperienza, è impegnata attivamente in tutto il mondo per contrastare questa barbara pratica ancora oggi eseguita sulle donne di tanti Paesi.
Con la sua presenza alle varie iniziative organizzate nell'ambito del Premio, culminanti nella serata conclusiva prevista al Centro congressi del Grand-Hôtel Billia di Saint-Vincent mercoledì 14 marzo a partire dalle 21, Inna Modja, insieme con le finaliste, testimonierà la sua lotta contro la violenza sulle donne.
Inna Modja è nata nel 1984 a Bamako ed il suo primo approccio al mondo della musica avviene a sei anni, quando entra a far parte di una corale. A 18 anni si trasferisce in Francia e nel 2009 pubblica il suo primo album "Everyday is a new world", imponendosi come rivelazione in un mix vincente tra pop, soul e folk. Nel 2016, in occasione della celebrazione della Giornata mondiale contro le mutilazioni femminili, Inna Modja ha raccontato alla sede dell'ONU, a New York, il suo calvario dopo essere stata vittima di infibulazione quando aveva solo cinque anni.





