A pochi giorni dalla festa del Natale, il 21 dicembre, sono nati da mamma Djanga e papà Kashmir gli ultimi cuccioli del 2017. «È stato un parto complicato – afferma Manuel Gaillard, responsabile dell’allevamento presso la Fondzione Barry -. Dopo una serie di valutazioni fatte con il nostro team di veterinari, abbiamo deciso di intervenire con un taglio cesareo. La salute della cagna era labile e il rischio di perderla e magari anche i piccoli erano troppo importante». L’intervento si è svolto a Sion alle ore 19 alla nostra clinica veterinaria a Sion con l’assistenza della collaboratrice del canile Déborah Dini.
«Siamo contentissimi che la famiglia dei nostri cuccioli sia aumentata - ha dichiarato la guardiana di animali -. Djanga è una mamma meravigliosa e si prende cura amorevolmente della sua prima cucciolata». Le 5 femmine e i 4 maschi pesavano alla nascita tra 500 g e 610 g. Sono soprattutto i cuccioli a tenere ben impegnate le guardiane. «Per aiutare la mamma, nutiramo i piccoli anche con il biberon». Questi simapici uccioli di San Bernardo potranno essere ammirati a partire dal 3 febbraio, ogni giorno dalle ore 10 alle 18, nel Barryland - Musée et Chiens du Saint-Bernard a Martigny.
Vi resteranno per un periodo di socializzazione 10 settimane, dopodiché la maggior parte dei cuccioli lascerà la Fondazione Barry, per andare a vivere con le loro nuove famiglie. «Noi terremo almeno un cucciolo per le nostre attività nel campo sociale» assicura il responsabile dell’allevamento, Manuel Gaillard. I cuccioli si possono vedere sin da ora grazie alla webcam al nostro sito www.fondation-barry.ch.
L’ultima cucciolata di 9 cagnolini, 5 femmine e 4 maschi, dopo un primo periodo di 6 settimane, incontreranno a partire da sabato 3 febbraio il pubblico al Barryland di Martigny. Per l’occasione sarà lanciato un concorso che mira a dare un nome a tre simpatici San Bernardo, protagonisti del 'Théâtre Barry' che aprirà il sipario prossimo mese di aprile.
L’allevamento dell’Ospizio del Gran San Bernardo
Sul Passo del Gran San Bernardo, a 2469 m sul livello del mare, nel XI secolo dei canonici fondarono un ospizio per fornire riparo a viandanti e pellegrini. In quel luogo già dalla metà del XVII secolo venivano tenuti grossi cani da montagna per la sorveglianza e la protezione. La presenza di questi cani è documentata già dal 1695 e per iscritto in un promemoria dell’ospizio del 1707. I cani furono presto impiegati come accompagnatori e soprattutto per il salvataggio dei viandanti perduti nella neve e nella nebbia. I cani del Gran San Bernardo hanno salvato la vita a numerose persone, proteggendole dalla morte bianca.
L’importante ruolo della Fondazione Barry
Nel 2005 la Fondazione Barry ha rilevato dai canonici del colle del Gran San Bernardo il canile dei celebri San Bernardo. Da allora la Fondazione è proprietaria del più antico allevamento al mondo del cane nazionale svizzero.Il nome della Fondazione Barry è stato scelto in onore del leggendario cane da valanga Barry. La Fondazione ha il compito di perpetuare l’allevamento più che trecentenario nel luogo d’origine dei San Bernardo e di preservare la particolare varietà dei cani dell’Ospizio. In linea con la tradizione del Gran San Bernardo, la Fondazione alleva soprattutto cani a pelo corto. Ogni anno, diverse cucciolate arricchiscono l’albero genealogico dei Barry del canile. Un team formato da guardiani professionali di animali, da un veterinario e da uno specialista della razza veglia al benessere dei cani e al loro sviluppo ottimale. Nel 2017 sono state ben 5 le cucciolate con un totale di 42 cani San Bernardo.