EVENTI E APPUNTAMENTI - 31 gennaio 2018, 09:30

Storico Carnevale di Ivrea Penultima domenica di Carnevale: protagonisti i carri da getto

Domenica 4 febbraio oltre alla seconda alzata degli Abbà in scena ad Ivrea ci sarà la parata dei carri da getto nelle vie del centro cittadino e la presentazione in piazza del Rondolino

Storico Carnevale di Ivrea Penultima domenica di Carnevale: protagonisti i carri da getto

Schierati all’inquadramento a partire dalle ore 9,45 in corso Massimo d’Azeglio, i carri sfileranno nelle vie del centro e verranno presentati ufficialmente. Sono 50 quest’anno i carri che parteciperanno alla Battaglia delle arance: 32 pariglie e 18 tiri a quattro che proprio in questa domenica si mostreranno in tutto il loro splendore. In questa occasione saranno per la prima volta al lavoro i tre giudici FISE Mario Gennero, Mariangela Beverina e Roland Morat per fare le loro valutazioni.

Al vaglio la qualità e la bellezza dei finimenti, la bellezza del cavallo e la capacità dei cavallanti: elementi valutati dai giudici con un punteggio che concorre a decretare la classifica generale per la premiazione dei Carri da Getto.

Questa cura e questa attenzione per i cavalli sono di lunga tradizione nel Canavese e si devono soprattutto alla storia di Ivrea e al suo legame speciale con questi eleganti quadrupedi. I cavalli sono infatti da sempre oggetto di grande riguardo in città; ne è conferma lo stesso nome latino della città Eporedia, che sembra derivare da Ypporegia, dal greco ippos (cavallo) e dal gallico reda (carro) a indicare una stazione di carri equestri. Ivrea era infatti una città romana all’imbocco della Via delle Gallie, sede di una stazione di posta per il rifornimento e il cambio di questi animali.

Anche la Fiera dei Cavalli di San Savino, seconda in Italia solo a quella di Verona, testimonia questo rapporto speciale. E naturalmente i cavalli sono una componente fondamentale anche per il Carnevale, in cui sono protagonisti sia nel Corteo Storico che in Battaglia.

I finimenti utilizzati hanno subìto notevoli evoluzioni nel tempo portando a un continuo miglioramento di qualità e immagine. Se cinquant’anni fa i cavalli erano utilizzati nei lavori di campagna e venivano riuniti solo negli ultimi giorni prima della Battaglia, ora vengono usati esclusivamente per manifestazioni equestri e sfilate.

I finimenti di stile inglese, invece, un tempo erano oggetto di continue riparazioni per coprire gli strappi, mentre oggi sono di recente produzione e in qualche caso addirittura nuovi, fatti fare per l’occasione. I criteri di valutazione del design dei carri saranno invece valutati da Francesca Beata Getto, Guido Giono e Giuseppe Tuttobene, giudici membri dell’Osservatorio Creativo. Istituito nel 2010 dalla Fondazione dello Storico Carnevale di Ivrea e dalle Componenti, l’Osservatorio Creativo opera allo scopo di valorizzare la qualità dell’immagine del Carnevale anche e soprattutto attraverso i carri da getto.

A comporre l’Osservatorio Creativo un gruppo di pubblicitari, grafici, designer, critici d’arte e architetti guidati da Marco Candellieri. Il progetto Valorizzazione dei Carri da getto – sezione Design e Allestimento fa parte infatti delle azioni messe in atto dalla Fondazione nell’ottica di elevare la qualità del Carnevale e grazie al continuo lavoro di studio e analisi di tutto ciò che concerne l’immagine e la qualità estetica il livello della Manifestazione è con gli anni cresciuto notevolmente.

Dal 2010 è stata infatti messa in campo una serie di attività finalizzate a migliorare la condizione dei carri da getto e a valorizzarne la presenza all’interno del Carnevale. Non solo l’ardore in battaglia e la correttezza nel tiro, ma anche la qualità degli allestimenti e i finimenti dei cavalli: sono questi gli elementi che concorrono a definire le classifiche finali della Battaglia delle arance. Ed è anche grazie anche al contributo dei cavallanti con i loro cavalli e i loro finimenti, che lo Storico Carnevale di Ivrea è diventata una manifestazione di livello europeo, conosciuta in una buona parte del mondo.

I CARRI

Il carro da getto viene allestito a partire da un rimorchio agricolo con il pianale piatto a 4 ruote, di cui due sterzanti, con un timone al quale vengono attaccati 2 o 4 cavalli. Al pianale vengono fissate le sponde cioè i pannelli laterali di chiusura ai quali nella parte interna vengono attaccate le “conche” o “mangiatoie” in cui gli aranceri “versano” le arance dalle cassette per averle a portata di mano nella battaglia.

Sulle sponde viene fissato il telone esterno decorato. Alcuni carri sono costituiti da una “sovrastruttura” che viene installata per Carnevale e poi custodita, una volta smontata, per il resto dell’anno; altri invece hanno una struttura fissa e rimangono pertanto allestiti tutto l’anno.

L’allestimento dei carri da getto, che devono coniugare una precisa funzionalità - permettere cioè il getto delle arance da parte dei tiratori a bordo - a una necessità espressiva quella cioè di comunicare la propria identità, la propria presenza nel Carnevale e la propria particolarità e originalità, è certamente un “esercizio di design”.

Inoltre il carro ha nel suo allestimento e nel suo utilizzo aspetti di sostenibilità etica (coerenza e adeguatezza della grafica nel contesto del Carnevale, sicurezza e non pericolosità contro terzi dell’allestimento, corretta modalità di conduzione in battaglia ecc), aspetti di sostenibilità economica (costi, reperimento risorse, inclusività per i tiratori), aspetti di sostenibilità ambientale (uso di materiali riciclabili per allestimento e divise, logistica delle arance eco compatibile – meno trasferimenti e trasporti ecc).  

red. spe.

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