Imputato di maltrattamenti in famiglia e violazione degli obblighi di assistenza familiare nei confronti della ex convivente, il 48enne Omar Castagno, originario di Venaria Reale (Torino), è stato condannato a tre anni di carcere dal giudice del tribunale di Aosta Marco Tornatore.
Alla donna, costituitasi parte lesa, dovrà anche risarcire 15 mila euro. I fatti sono accaduti tra il 2016 e il 2017, a Morgex, dove abitava la coppia. L'Ansa riporta stralci della requisitoria del pm Luca Ceccanti, secondo cui "Minacce, ingiurie, pressioni erano quasi quotidiane e sicuramente invasive, con particolare portata coercitiva. Quel 'Ti spacco le ossa' è una frase che detta due volte non rileva, ma ripetuta più volte in contesto di maltrattamenti assume rilevanza".
In aula ha testimoniato anche il maresciallo dei carabinieri che ha seguito il caso, secondo il quale Castagno aveva detto alla donna: "Se ti rivolgi ai carabinieri o all'avvocato, fai la stessa fine di quelle che si sentono in televisione". Per il difensore di Castagno, l'avvocato del Foro aostano Ascanio Donadio, invece, "siamo di fronte a due controparti, che stavano discutendo una separazione. Le discussioni che ci sono state non hanno mai un argomento diverso. La signora contraddiceva, a voce alta, l'imputato, che alzava anche la voce".
Al termine del processo in tribunale ad Aosta, l'avvocato ha dichiarato: "Certamente impugneremo la sentenza". In base alla ricostruzione del pm, Castagno era solito anche dare alla convivente "scappellotti sulla testa", ovvero "violenze fisiche" che forse la vittima non percepiva come tali.





