Consiglio Valle Comuni - 06 dicembre 2017, 09:00

Uv vieta ai candidati uso denigratorio dei social

Uv vieta ai candidati uso denigratorio dei social

I futuri consiglieri dell'Union Valdotaine dovranno essere meno 'social' e più attenti alle esigenze del territorio 'reale'. La limitazione dell'uso dei social media come facebook è infatti una delle novità introdotte dal regolamento elettorale approvato dal Conseil fédéral dell'Union valdotaine, che scende in campo contro i 'fakes'. I candidati dovranno "evitare la diffusione di notizie dannose per altri candidati o per il movimento". Figurano inoltre la creazione di una commissione elettorale per coordinare i passaggi che porteranno alle candidature e la divisione del territorio in quattro 'zone' strategiche.

I candidati del Leone rampante dovranno essere "persone qualificate, motivate, rappresentative e stimate per il comportamento, la moralità, l'impegno al servizio della comunità, le attitudini coerenti con i principi dello Statuto dell'Union valdotaine". La commissione elettorale sarà composta da due delegati per ogni zona e da tre membri indicati dal Conseil fédéral. Quest'ultimo avrà a disposizione otto candidature, delle quali una della Jeunesse valdotaine, mentre dalle quattro 'zone' arriveranno gli altri 27 nomi. Un'apposita commissione, composta da sei persone indicate sempre dal Conseil fédéral, si occuperà della redazione del programma elettorale.

Dubbi sul nuovo regolamento elettorale sono stati però sollevati da alcuni iscritti, tra cui l'assessore regionale all'Istruzione e cultura, Emily Rini. "La prima perplessità - ha spiegato Rini all'Ansa - è legata alle modalità di scelta dei candidati, visto che reputo che questo nuovo regolamento svuoti completamente le sezioni della loro potestà decisionale in favore invece della commissione elettorale centrale. Un accentramento che rischia di non garantire adeguatamene la territorialità, da sempre uno dei punti di forza del Mouvement. E manca il numero predefinito di candidature per ciascuna sezione".

Tra gli altri punti 'deboli' del regolamento, secondo l'assessore, c'è la comunicazione. "Bisogna sapere guardare al futuro - ha detto ai cronisti dell'agenzia aostana di informazione - ed è la collettività che ce lo chiede a gran voce. Trasparenza e velocità di comunicazione devono essere insiti nel nostro modo di agire, al passo con i tempi, motivo per cui il passaggio legato alle restrizioni in merito all'utilizzo dei social network reputo rischi di cadere nell'anacronismo, considerato che ormai buona parte della comunicazione, anche politica, passa proprio attraverso questi nuovi mezzi".

p.g.

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