I suoi avvocati si limitano a confermare che il loro assistito ha unicamente ribadito la propria estraneità alle accuse di corruzione. Di certo, ha parlato a lungo l'imprenditore alimentare Gerardo Cuomo, titolare del caseificio valdostano (foto in basso) durante l'interrogatorio fiume svoltosi ieri pomeriggio in procura ad Aosta e durato circa quattro ore, nell'ambito della nota inchiesta per corruzione e turbativa d'asta che l'8 novembre scorso l'ha portato agli arresti domiciliari insieme a Gabriele Accornero, dirigente di Finaosta ed ex consigliere delegato del Forte di Bard.
L'interrogatorio - iniziato alle 15 e concluso alle 19 - si è svolto nell'ufficio del pm Luca Ceccanti, titolare delle indagini. Cuomo - difeso dagli avvocati Maria Rita Bagalà e Gilberto Lozzi - ha lasciato palazzo di Giustizia da un'uscita secondaria. Nei giorni scorsigli inquirenti hanno sentito diversi dirigenti della Autoporto spa - società partecipata della Regione Valle d'Aosta - come persone informate sui fatti nell'ambito della locazione al Caseificio valdostano di un magazzino di proprietà della società partecipata.
La figura di Cuomo risulta di primo piano anche in altre vicende, quali quella delle forniture alimentari per la gara di ultratrail 4K e altre relative a lavori svolti al Forte di Bard.




