SANITÀ, SALUTE E STARE BENE - 17 novembre 2017, 17:00

L’Associazione Mano nella Mano Onlus celebra la ‘Giornata mondiale del prematuro’

L’Associazione Mano nella Mano Onlus dalla Valle D’Aosta ha aderito allamanifestazione ed organizzato un incontro per condividere emozioni e speranze di tanti genitori e per far meglio conoscere questa realtà

L’Associazione Mano nella Mano Onlus celebra la ‘Giornata mondiale del prematuro’

Piccoli, fragili e indifesi: sono i neonati prematuri, cioè nati prima della 37esima settimana di gravidanza. In Italia capita a circa 40mila bimbi all’anno. Un bambino nato prima del tempo non è ancora pronto per adattarsi alla vita fuori dal grembo materno e presenta un’immaturità della maggior parte di organi e apparati.

Maggiore è l’anticipo della nascita, più elevato è il grado di immaturità funzionale e, di conseguenza, la necessità di cure e… ansie di genitori… una condizione  semisconosciuta. A sottolineare questa realtà, il 17 novembre di ogni anno ricorre la Giornata Mondiale della Prematurità che dal 2011 ha come obiettivo quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della prematurità e della malattia nei neonati, per dare voce alle famiglie dei piccoli pazienti, che talvolta hanno problemi di salute o non sopravvivono.

L’Associazione Mano nella Mano Onlus VdA ha aderito a tale manifestazione ed organizzato un incontro per condividere emozioni e speranze di tanti genitori e per far meglio conoscere questa realtà.

Il giorno 17 novembre alle ore 17 vi aspettiamo numerosi presso la hall dell’Ospedale Beauregard dove potremo sorridere insieme ai più piccoli con i “medici clown”, assaporeremo in allegria una merenda gentilmente offerta da aziende locali (CIDAC, Chez Drink, Panificio Valdostano da Ciccio, Ristor Food- Caseificio Valdostano, Il Gusto e Acqua Minerale Courmayeur), potremo ammirare corredini fatti con amore da “Cuore di maglia” e una splendida mostra fotografica delle famiglie valdostane di questi piccoli guerrieri, allestita grazie alla collaborazione del Dott. Mauro Paillex e di sua  figlia Emma.

Mano Onlus VdA

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