"Sono mesi, forse anni, che ne sento di tutti i colori sulla gestione dell'emergenza abitativa e degli alloggi di edilizia popolare pubblica ad Aosta. Credo che chi mette in giro voci incontrollate dovrebbe assumersene la responsabilità".
Lo ha detto oggi nell'aula del Consiglio Valle l'assessore alle Opere pubbliche, Mauro Baccega, rispondendo a una question time del consigliere Roberto Cognetta (M5S) che gli chiedeva per quale motivo non avesse opportunamente controllato i requisiti dei nuclei familiari occupanti i 76 alloggi destinati all'emergenza abitativa i cui contratti sono scaduti da tempo.
"Gli alloggi di edilizia residenziale pubblica oggetto dell'interrogazione non hanno nulla a che vedere con il passaggio in capo alla Regione delle relative competenze - ha spiegato Baccega - si tratta di nuclei che pagano il canone di affitto al Comune di Aosta in base al loro reddito e non hanno alcun sostegno dalla legge regionale sull'emergenza abitativa".
L'assessore ha ricordato di essere stato audito "per due volte in commissione consiliare su questa questione, ma mi pare che non ci sia peggior sordo di chi non vuol sentire. Non ho mai firmato contratti né rinnovi di emergenza abitativa e non sono mai stato incaricato a svolgere le verifiche del caso".
Ha replicato il consigliere Cognetta: "Avendo letto sui giornali locali le dichiarazioni dell'assessore alle Finanze del Comune di Aosta, Carlo Marzi, che attribuivano all'assessore regionale ai Lavori pubblici la competenza dei controlli sui requisiti dei nuclei in graduatoria di emergenza abitativa, devo dedurre che Marzi ha detto il falso. Questo mi preoccupa e invito l'assessore Baccega a verificare tali affermazioni ed eventualmente prendere provvedimenti per tacitare voci prive di fondamento".
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