“Abbiamo appreso con stupore che il documento del Rassemblement frutto del lavoro collegiale di Uv, Uvp e Alpe, elaborato per quest’ultima da Patrizia Morelli e Carmen Jacquemet e sostenuto nei suoi contenuti al tavolo del Rassemblement anche dal presidente Alexis Vallet, non ha poi ottenuto l’approvazione di Alpe”. Elisa Bonin, Presidente dell’Uvp, ha rotto così la consegna del silenzio che si sono dati i due leoni che sono tornati a parlarsi e progettano la costruzione di una nuova area autonomista.
Infatti, dopo l’abbandono del tavolo da parte di Alpe, tra Uv e Uvp si susseguono gli incontri riservati. In questo momento, rispondono gli esponenti, è meglio non parlare per evitare errate interpretazioni o fantasie. Ammettono però che l’obiettivo del confronto è presentare per fine settimana il nuovo progetto che dovrebbe spedire all’opposizione Stella alpina, alpe e Mouv che hanno lasciato il tavolo.
Ma c’è chi dice che al momento si stanno smazzando le carte ma ancora non si parla di posta. All’Uvp l’abbandono di Alpe non va giù, tanto che Bonin dice: “È evidente che per poter guardare in prospettiva e al futuro bisogna saper, come sostenuto nei due mesi di lavoro dal presidente Vallet, ‘fare tutti un passo indietro per farne due in avanti’.
Proprio nel momento in cui questo doveva accadere Alpe non ha approvato il documento e, in contraddizione con il lavoro svolto, ha abbandonato il tavolo, “forse per qualche logica elettoralistica oppure per il timore di perdere qualche posizione acquisita”, commenta la Presidente dell’Uvp. Elisa Bonin puntando il dito contro Alpe dice: “Ci ha fatto male sentire che l'unionismo, che è un valore per tanti, costruito negli anni, sia diventata una parola tabù”.
Unionismo che per l’Uvp “invece, rimane assieme all'autonomismo in chiave moderna, un valore dal quale partire per ricostruire una forte Alleanza autonomista, progressista e federalista aperta, rinnovata e proiettata al futuro”.
Insomma l’Uvp punta decisamente a “superare l'attuale frammentazione politica e rispondere alle esigenze dei valdostani difendendo con un ampio fronte le istanze e le prerogative della nostra comunità”. E chi non ci sarà se ne asumerà le responsabilità.





