Per metterla sul ridere, forse è una sperimentazione per sconfiggere il flagello che ha colpito boschi della Valle, quella di servire l'insalata alla processionaria agli agemti della polizia pemitenziaria. Forse un modo come un altro per debellare il flagello che divora i nostri boschi. Ma è certamente una grave disattenzione. Il fatto è che nelle mense delle carceri di Aosta e del Piemonte gli agenti di polizia penitenziaria trovino nel piatto l’insalata con insetti; in questo caso pare proprio un esemplare di limantria. Ma anche frutta deteriorata e alimenti scadenti.
La denuncia, con alcune foto che testimoniano la situazione, è dei sindacati Sappe, Osapp, Uil Pa, Sinappe Fns, Cisl, Uspp, Cnpp, l’hanno rivolta all’Asl distretto Piemonte e per conoscenza a Liberato Guerriero, Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria ai quali sollecitano “un di solerte intervento, per la parte di competenza, le condizioni in cui versano le mense obbligatorie di servizio degli Istituti Penitenziari della Regione Piemonte”. (nella foto Gerardo Romano Osapp)
Altra denuncia riguarda la presunta “riduzione degli del personale delle MOS, con comprensibile rallentamento nella somministrazione dei pasti”. Fatto questo, come si legge nella lettera che “incide negativamente sul carattere di celerità che deve contraddistinguere il servizio, in ragione del fatto che i posti di servizio all’interno dell’istituto di norma prevedono l’assorbimento o il cambio durante il tempo di fruizione del pasto da parte del titolare del posto di servizio”.
Accanto al disservizio di natura organizzativa, i sindacati evidenziano che “la ditta appaltatrice del servizio non fornirebbe alle singole sedi i detergenti per pulire le cucine, con rischi connessi per l’igiene degli spazi e la salubrità degli alimenti”. Una mancanza di approvvigionamento si registrerebbe anche in termini di vettovaglie in plastica, tanto che in alcune sedi il personale della mensa avrebbe provveduto in proprio all’acquisto di piatti e posate in plastica.
E ancora “sembrerebbe – si legge nella lettera - che soventemente il personale di cucina (cuochi) venga sostituito nelle mansioni da personale con altra qualifica, privo di abilitazione professionale alla preparazione delle pietanze; per altro non v’è il rispetto dei menù fissati nel capitolato”.
Inoltre “non verrebbe effettuato il controllo igienico sui generi alimentari, come previsto dal manuale HACCP, indispensabile per prevenire i pericoli di contaminazione alimentare, garantendo la sicurezza degli alimenti in tutte le fasi della catena alimentare; ed ancora nessuna verifica avverrebbe sulla presenza di ratti ed insetti, come previsto dal contratto d’appalto, ma generalmente sarebbero gli stessi dipendenti a sostituire le schede nelle trappole”.
La lettera denuncia evidenzia ancora che “la Commissione Mensa di Aosta avrebbe riscontrato muffa nei frigoriferi, alimenti non conservati adeguatamente, frutta marcia e della lasagna preconfezionata riportante una data di scadenza ormai superata! Inoltre riferirebbero l’utilizzo di posate in plastiche assolutamente scadenti, che si spezzano durante l’uso, e la distribuzione di avanzi del pranzo nel pasto serale come pure in altre M.O.S (Torino, Cuneo, Fossano) è stata servita frutta marcia, insalata con vermi, carote bruciate e altro ancora”.
I sindacati, “stante l’insostenibilità delle condizioni”, chiedono che vengano effettuati gli opportuni accertamenti”.