Lo spettacolo è gratuito, ma per vederlo occorre pagare. Divampa la polemica sui social e tra i valdostani appassionati di musica, per il concerto del Crohm organizzato la sera di giovedì 10 agosto al Teatro Romano di Aosta, nell'ambito della rassegna 'Eté au Théatre' dell'assessorato regionale all'Istruzione e Cultura.
Nella comunicazione istituzionale era specificato che il concerto del primo gruppo valdostano di Heavy Metal, che fu fondato nel 1985, era gratuito, mentre per l'ingresso al Teatro Romano bisognava pagare 7 euro per il biglietto, valido sino al 31 dicembre anche per visitare il Criptoportico forense, la chiesa paleocristiana di San Lorenzo e il Museo Archeologico regionale.
Molti, evidentemente, hanno recepito solo il concetto di 'gratuità', pensando che l'acquisto del biglietto per le visite ai siti archeologici fosse facoltativo: fatto sta che giovedì sera all'ingresso del Teatro romano si sono formati capannelli di persone, soprattutto giovani, irritate per quella che hanno considerato una presa in giro.
“Noi credevamo di poter assistere liberamente al concerto e di non essere obbligati ad acquistare il biglietto per le visite ai siti”, ha spiegato una ragazza che con una decina di amici ha fatto marcia indietro dopo aver capito di dover pagare l'ingresso. Come loro, diversi altri spettatori hanno preferito abbanondare il concerto, con il risultato che durante l'esibizione del Crohm si sono contate quasi più sedie vuote che occupate. Inevitabile, la scia di polemiche e critiche sui social network, da parte di chi ha ritenuto “un sopruso costringere il pubblico a pagare l'ingresso per assistere a un concerto gratuito, anche perchè quei soldi non andranno ai musicisti ma alla Regione proprietaria del sito”, hanno commentato su Facebook diversi fan dei Crohm.
“I gruppi si dovrebbero rifiutare di suonare per un concerto dichiarato gratuito dove, per seguirlo, devi pagare un ingresso in una struttura pubblica - ha sottolineato un aostano esperto organizzatore di eventi e spettacoli pubblici oggi in pensione - per la quale era stato istituito un biglietto di ingresso per la visita dello stesso e certamente non per manifestazioni organizzate in un'area adiacente. Il pagamento della SIAE è stato calcolato sui biglietti di ingresso o sul forfait previsto per spettacoli gratuiti”.
Chi ha cercato di far notare che il pagamento del biglietto d'ingresso consentiva di visitare i siti archeologici di Aosta a un prezzo ridotto, è stato zittito: “Quello era un concerto dato per gratuito, non una visita guidata alle vestigia romane”.
Fabio Cannatà, batterista dei Crohm, commenta: “Anche noi siamo stati molto dispiaciuti per il fatto che per entrare a vedere il nostro concerto si doveva pagare 7 euro di entrata. Noi non abbiamo percepito nessun pagamento, abbiamo suonato gratis e sono del parere che almeno per gli artisti valdostani l'entrata ai concerti debba essere gratuita”.
L'assessore regionale alla Cultura, Chantal Certan, spiega che "i ricavati dei biglietti, che valgono per quattro siti archeologici e muserali e peraltro sono a costo assai ridotto, permettono di svolgere manutenzione ordinaria e straordinaria indispensabile ai beni monumentali".