CRONACA - 01 agosto 2017, 09:17

Chapiteau del circo Medini distrutto a Brusson dalla tromba d'aria

La testimonianza della proprietaria: ‘Sembrava di essere in un film. All’improvviso hanno iniziato a volare rami, alberi, le roulotte si sono capottate’

Chapiteau del circo Medini distrutto a Brusson dalla tromba d'aria

“Non abbiamo più niente. Ora stiamo raccogliendo le ultime cose per vedere cosa si può salvare. Eravamo già stati investiti da una bomba d’acqua e da molto vento come a Fossano prima del Festival, ma mai niente come domenica”. E’ sconsolata ma nella grande dignità che contraddistingue le famiglie circensi, Dulce Medini, titolare con il marito e i figli dell’omonimo circo piemontese non si scoraggia anche se i danni provocati dalla tromba d’aria di domenica che ha investito la Brusson sono davvero notevoli. Lei si consola pensando soprattutto agli spettatori che erano nel tendone che è stato evacuato in pochissimi minuti prima del disastro.

“Volavano pezzi di asfalto dove i picchetti erano ancorati e si è persino ribaltato un camion. Per fortuna – sottolinea Dulcei - non si è fatto male nessuno, ma è solo un miracolo. Mio figlio Joseph è stato buttato a terra con violenza e l’altro mio figlio, Christian, è finito nel fiume vicino per la forza del vento”. Questione di pochi secondi, il cielo che diventa improvvisamente nero, oggetti che iniziano a volare e una vera tempesta di pioggia e grandine.

È questo lo scenario che, domenica 30 luglio, ha letteralmente travolto uno degli chapiteaux del circo Peppino Medini, circo tradizionale di Benevagienna, in provincia di Cuneo, ben noto per gli spettacoli in diverse località della provincia  e per la loro partecipazione come impresari e come compagnia al Festival Internazionale Mirabilia di Fossano. Il Circo Medini è stato uno dei primi a rinunciare all’esibizione di animali. La rinuncia agli animali è stata molto coraggiosa, “ma adesso – aggiunge la signora Dulce - non abbiamo più la forza di rimetterci in piedi, siamo l'unico circo che c'è e rischiamo di sparire". Quindi "Se i Comuni vogliono darci una mano, per realizzare qualcosa, abbiamo l'estate davanti...".

Lo chapiteau distrutto è proprio quello che è stato a Fossano in piazza Diaz durante il Festival e che ha ospitato le repliche del nuovo spettacolo della compagnia Narvalò. Evacuati in tempo i circa venti spettatori per lo spettacolo pomeridiano, ma per la struttura e le roulotte non c’è stato nulla da fare: “Sembrava di essere in un film – spiega Dulce Medini -. All’improvviso hanno iniziato a volare rami, alberi, le roulotte si sono capottate. La mia ha rotolato diversi metri, quella di mio figlio Joseph si è fermata contro uno dei camion”.

Parlando con Dulce si sente chiaramente la paura provata dalla famiglia Medini in quei terribili momenti. La carovana per una compagnia di circo itinerante è una casa, il luogo degli affetti, dei ricordi della famiglia e perderla è come perdere una parte di vita.

La famiglia Medini è composta da: Fabrizio, il capofamiglia dalla lunga tradizione circense, Dulce, sua moglie anche lei nata e cresciuta nel mondo del circo di tradizione e i 4 figli Joseph, Christian, Davide e Fabio. Christian e Davide erano stati con soddisfazione ospiti della trasmissione televisiva Tu si che vales.

“Domenica il nostro circo ha subito un bruttissimo colpo – scrivono sulla pagina Facebook del circo -. Una tromba d'aria ha distrutto il tendone e ha fatto ribaltare le roulotte degli artisti. Era in corso lo spettacolo pomeridiano ma per fortuna non ci sono stati feriti tra gli spettatori perché sono stati tempestivamente allontanati dal circo. Noi fisicamente stiamo bene, moralmente un po' meno, ma non ci scoraggiamo e faremo di tutto per tornare in forma. I danni sono veramente ingenti. Due roulotte demolite, la cabina di un camion completamente distrutta, impianto audio/luci e costumi tutto distrutto. Adesso, com'è nel nostro DNA, con coraggio e forza ci rimetteremo al lavoro e speriamo che tutto questo possa trasformarsi presto solo in un brutto ricordo. Sarà dura ma siamo sicuri di farcela. Grazie a tutti per il sostegno e i messaggi d'affetto che stiamo ricevendo in queste ore. Siete tantissimi e vi siamo veramente grati”.

red. cro.

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