CRONACA - 05 luglio 2017, 10:14

Il supermercato Lidl di Aosta vieta l’ingresso ai cani

Il supermercato Lidl di Aosta vieta l’ingresso ai cani

“Ma c’è una normativa che regola l’entrata dei cani al supermercato, visto che nelle scorse settimane un addetto della vigilanza del supermercato Lidl di Aosta  mi ha inviato a uscire perché avevo in braccio il mio cagnolino?”  È la domanda giunta in redazione da un lettore di Aostacronaca.it che si è chiesto perché in altri supermercati ci sono persino i carrelli per gli animali.

Nei supermercati  i cani possono entrare; c’è infatti un decreto D.P.R. 320/54, Regolamento di polizia veterinaria, che consente l’entrata degli animali domestici nei supermercati, accompagnati sempre dal loro padrone e soprattutto, specifica il decreto: “tenuti sotto controllo/al guinzaglio”. “Eppure io tenevo il mio cagnolino in braccio” ribadisce il nostro lettore. E allora non rimane che affidarsi al buon senso dei gestori o cambiare supermercato.

Con l’aiuto di Maxizoo cerchiamo di capire meglio. La legge di riferimento è la 281/1991, Legge quadro in materia di animali d’affezione e di prevenzione del randagismo, recante “Regolamento di Polizia veterinaria” e che sostanzialmente dice che gli animali possono accedere a qualunque luogo pubblico o esercizio pubblico, salvo che non venga segnalato il divieto con apposito cartello. Ed è proprio questa segnalazione di divieto con apposito cartello che negli anni ha creato più di un fraintendimento tra esercenti di locali pubblici e proprietari di animali d’affezione. Per cercare di mettere un po’ di ordine in materia nel 2010 il Ministero del Turismo e l’Anci – Associazione nazionale comuni italiani – pubblicarono il testo di un’ordinanza tipo sul libero accesso di cani e animali d’affezione in strutture pubbliche e luoghi aperti al pubblico. Da allora molte città, province e regioni hanno adottato regolamenti che favorisono l’accesso di cani e gatti alle strutture pubbliche: uffici pubblici, ristoranti, mezzi di trasporto, in alcuni casi anche ospedali e strutture sanitarie come in Emilia Romagna, o le stesse spiagge pubbliche come appena approvato dalla regione Friuli Venezia Giulia, purché i cani siano tenuti al guinzaglio e, all’occorrenza, indossino la museruola e i gatti viaggino in trasportino. Unica eccezione è il divieto di accesso nei locali in cui vengono preparati e/o immagazzinati gli alimenti (Reg. Ce 852/2004).

Per capirsi: è vietato entrare nelle cucine di un ristorante con un cane (con o senza guinzaglio e museruola) ma non è vietato dalla legge sedersi al tavolo di un ristorante in compagnia del proprio cane.

Aspettiamo risposte dalla Lidl.

red. cro.

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