Un'ondata di caldo africano raggiungerà l’Italia; le temperature, tra sabato e domenica, continueranno a salire fino a sfiorare i 40°. Secondo il bollettino sulle ondate di calore diffuso dal ministero della Salute saremo stretti nella morsa del caldo, toccando il livello 3 di afa, quello da bollino rosso ossia "Condizioni ad elevato rischio che persistono per 3 o più giorni consecutivi". In Valle d’Aosta è segnalato bollino giallo.
Il livello 3, precisa il ministero della Salute, "indica condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche".
I consigli del ministero della Salute
Le città più calde d'Italia saranno 9. Per sabato il ministero indica il bollino rosso a Bologna, Bolzano, Brescia, Perugia e Torino, mentre domenica sarà allerta ad Ancona, Campobasso, Firenze, Perugia e Pescara.
Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Paolo Gentiloni, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza nel territorio delle province di Parma e Piacenza, dopo il lungo periodo di siccità che dura ormai da circa 9 mesi.
Anche in Sardegna e in Toscana è allarme siccità. L'assessore dell'Agricoltura della Regione Sardegna, Pier Luigi Caria, ha consegnato al Ministro per le politiche Agricole, Maurizio Martina la delibera della Giunta regionale con la richiesta della dichiarazione dello stato di calamità naturale dovuto al perdurare della siccità in Sardegna.
Primavera 2017 seconda più calda
Quel che è certo, dice la Coldiretti, è che la primavera 2017 è stata la seconda più calda del pianeta a livello climatologico da quando sono iniziate le rilevazioni nel 1880. A dimostrarlo sarebbe un'elaborazione dei dati divulgati dalla Nasa's Goddard Institute for Space Studies (GISS) in occasione della Giornata mondiale della lotta alla desertificazione e alla siccità (che l’Onu promuove ogni 17 giugno).
I dati dimostrerebbero la tendenza al surriscaldamento del pianeta. “Il 2017 – sottolinea la Coldiretti – si è aperto con il mese di gennaio che si è classificato a livello globale come il terzo più caldo dall'inizio delle rilevazioni; con febbraio, marzo, aprile e maggio che si sono classificati tutti al secondo posto. A maggio la temperatura media sulla superficie della Terra e degli oceani è stata inferiore solo a quella del 2016, con un valore di 0,88 gradi Celsius superiore alla media di riferimento del 1951-1980”.
A far registrare valori di temperatura primaverili superiori alla media, continua la Coldiretti, sono stati l'Africa, buona parte del Nord America e l'Europa. Anche in Italia si è registrata, secondo il Cnr, la seconda primavera più calda dal 1800 ad oggi, con un'anomalia di +1,9 gradi, e la terza più asciutta, con un deficit di quasi il 50 per cento rispetto al periodo 1971-2000.





