SANITÀ, SALUTE E STARE BENE - 13 giugno 2017, 13:12

A Courmayeur i luminari della pneumologia

A Courmayeur i luminari della pneumologia

I massimi esperti internazionali delle malattie polmonari si sono riuniti al Centro Congressi di Courmayeur, per il congresso internazionale di Pneumologia 'New Insight in Pulmonary Diseases' (Nuove strategie contro le malattie polmonari).

Ha così spiegato, soddisfatto della riuscita dell'evento, il dott. Rodolfo Riva, responsabile scientifico del congresso edirettore della struttura di Pneumologia dell’ospedale Parini di Aosta: "Il congresso realizzato grazie all'Assessorato Sanità, Salute e Politiche sociali della Regione Autonoma Valle d’Aosta eall’Azienda USL Valle d’Aosta ha visto la presenza di esperti provenienti, non solo da numerose regioni italiane, ma anche da Portogallo, Gran Bretagna e Stati Uniti d’America.

ha proseguito il responsabile scientifico: "Scopo del convegno è quello di far conoscere le nuove possibilità terapeutiche per la gestione e la cura delle patologie polmonari, in particolare la gestione delle polmoniti polimicrobiche e dell’insufficienza respiratoria con la ventilazione meccanica non invasiva".

L’assise ha avuto l’intento di ampliare e divulgare le nuove possibilità terapeutiche per la gestione e la cura delle patologie polmonari, per quanto riguarda l’approccio clinico multidisciplinare nei confronti delle esigenze del paziente. 

Risulta importante la personalizzazione del programma diagnostico e terapeutico sia per ciò che concerne le complicanze delle infezioni polmonari (quali l’insufficienza respiratoria e relativa gestione con metodiche di ventilazione meccanica non invasiva quando necessario) e le polmoniti da infezioni polimicrobiche , tematica importante per i rischi dell’aumentata incidenza di infezioni batteriche  con antibiotico – resistenza a livello globale.

Sono state presentate le modalità ed i campi di utilizzo delle metodiche di ventilazione non invasiva nell’ambito dei programmi di riabilitazione ed inoltre nelle patologie neuromuscolari, essendo alcune di queste situazioni di grave impatto sociale, spesso coinvolgenti persone in piena attività lavorativa e con difficoltà organizzative ed anche etiche nella programmazione delle tipologie e dei livelli di assistenza.

Sono state dedicate anche alcune relazioni alle difficoltà degli iter diagnostici di patologie polmonari rare quali la fibrosi polmonare idiopatica ed il deficit di alfa 1 antitripsina, entrambe avvalorate dalla possibilità di nuove tecniche diagnostiche e da nuovi trattamenti farmacologici, in grado di modificare la storia clinica della patologia.

Per quanto riguarda il deficit di alfa 1 antitripsina ritengo doveroso sottolineare un grande  lavoro di screening  eseguito negli ultimi anni dal dott. Paolo Baderna (specialista in Malattie dell’Apparato Respiratorio e dirigente medico struttura di Pneumologia dell’ospedale Parini di Aosta) che ha portato la Valle d’Aosta ad essere un punto di riferimeno nella diagnosi precoce di questa malattia.

va.pr.

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