CULTURA - 05 giugno 2017, 09:30

‘Si loin, si près, Saint-Pierre-et-Miquelon’

‘Si loin, si près, Saint-Pierre-et-Miquelon’

Che Saint-Pierre&Miquelon l’avesse appassionato lo si era già intuito quattro anni fa quando coeditore aveva sperimentato un approdo all’Archipel per ricevere il premio “Récits de l’ailleurs”.

Ma, come è noto, un traduttore-scrittore può essere ‘agonista’ per natura e un fortunato campione della scrittura come Charles Merigot (foto) non poteva che puntare in alto, scegliendo nuovamente la Collettività d’oltremare della Francia a sud di Terranova (Canada) per scrivere testi divulgativi di spessore e ispirazione. Senteurs, paesaggi, viuzze atipiche, case colorate e regate antiche; nella patria dei trofei velici e di velisti, scafi invincibili e dispute in catamarano; dal palcoscenico delle tentazioni nautiche più attese e dei belvederi eccezionali all’ombra di Fort Lorraine, ecco sbarcare nella città bretone di Saint-Malo  -  auteurs  e  ouvrages  provenienti dall’atlantico gruppo insulare con capoluogo Saint-Pierre  -  per presentare fino a tutt’oggi opere belle-conoscitive a «Etonnants Voyageurs»: spazio e vetrina sulle culture al Festival internazionale del Libro e del Film nella… città costiera fortificata sul Canale della Manica, luogo di nascita di Jacques Cartier, esploratore del Canada; Bertrand-François Mahé de La Bourdonnais, navigatore; Robert Surcouf, corsaro.

All’evento, tra i molti, ecco presenti Pen Jean-Marie, Seigneuric Jean-Baptiste, Leclair Alain  e  Gloaguen Alexis  -  rispettivamente  -   con “Du sang dans les buttereaux”, “Le charlatan de Saint-Pierre”, “Les goélettes de Saint-Pierre”  e  “Ecrits de nature” per Editions Ex Aequo, Œil Critik Editions, Editions Yellow Concept, Editions Maurice Nadeau; un modo come un altro per far conoscere la ‘Terra francese a meno di trenta chilometri dalle coste canadesi’, tutta protesa alla produzione di birre, whisky e alcolici d’alta gamma, per un nuovo sviluppo e una nuova immagine del territorio riflessa in un bicchiere.  

Saint-Pierre&Miquelon…  

Una distesa di fiori e di colori! Così appare l’Archipel in primavera con l’arrivo della bella stagione. Il posto, uno dei luoghi della memoria d’ardite imprese marinare, storie di pesca e di velieri alla deriva, è sempre più destinazione di tendenza per viaggiatori curiosi che dal porticciolo del capoluogo possono prendere il largo anche per una personalissima traversata alla scoperta di Miquelon impregnata di leggende e di strane realtà, tutte da scoprire «si loin, si près…». Alla prossima!        

Notizie in valigia        

Documento. Passaporto individuale in corso di validità. Transitando dal Canada, i viaggiatori dovranno richiedere un eTA (autorizzazione elettronica al viaggio) compilando un modulo online, nel sito web  Canada.ca/eta.    

Come arrivare. In aereo, agevolmente da Venezia o Roma a Montréal direttamente su Airbus Air Transat (tel.06.59606512); quindi con Air Saint-Pierre. Traghetto express dal porto di Fortune (Terranova).  

Dove mangiare. A Saint-Pierre: Le Café du Chat Luthier, 6 rue Amiral Muselier , l’Atelier Gourmand, 12 rue du 11 Novembre; a Miquelon: Entre-Nous, 36 rue Baron de l’Espérance ( assaggiare lo stoccafisso home made cooking style e i frutti di mare appena pescati. Provare i filetti di squalo e il cabillaud, il merluzzo fresco).  

Dove dormire. A Saint-Pierre: Auberge Saint-Pierre, 16 rue G. Daguerre ; Auberge Quatre Temps, 14 rue du Temple, in un angolo tranquillo della città, ai piedi della “Montagne”. A Miquelon: Motel Miquelon, 42 rue Sourdeval, ambiente riservato, vista-oceano. Ristorante panoramico.  

A tavola. Paëlla saintpierrais, crêpes alla bretone dolci-salate, lumache ,  fette di formaggio Etorky, croissant e squisitezze dolci di Guillard (a Miquelon: d’ Detcheverry, in rue Gabriel Oyarzabal). Assaggiare il buon vino Irouleguy.  

Acquisti. Plate-bière (confettura di bacche commestibili, detta chicouté, in Québec), marmellate di bleuets (mirtilli), articoli in pelle di merluzzo, quadri e Cd  d’artisti locali.

Richiami turistici. A Saint-Pierre: il monumentale Calvaire, sull’omonimo belvedere, la nuova cattedrale (1905), il nuovo faro di Galantry (1970), Fort Lorraine; a Miquelon: la chiesa di Notre Dame des Ardilliers (1865), Cap Blanc, Cap de Miquelon , la laguna di Barachois sul bell’andare di Langlade agricola e boschiva. E poi: la pesca in mare aperto, gli isolotti e i promontori rocciosi dell’Arcipelago; gli usi e i costumi locali.

Info. Comité Régional du Tourisme, place du Général de Gaulle, F97500 Saint-Pierre & Miquelon, tel. 00508.410200. A Parigi : sodepar.paris@sodepar.com

pietro semino

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