CRONACA - 03 maggio 2017, 13:28

Quattro arresti e sei denunce per operazione antidroga "Regina di Cuori' della polizia

Il dirigente della Squadra Mobile, Mattia Falso, illustra l'operazione antidroga

Il dirigente della Squadra Mobile, Mattia Falso, illustra l'operazione antidroga

Tre pregiudicati in carcere, uno ai domiciliari e sei denunciati a piede libero con obbligo di dimora in Valle. E' il bilancio dell'ultima operazione antidroga condotta dalla Squadra mobile della Questura di Aosta, denominata 'Regina di Cuori' (dall'appellativo con la quale i complici chiamavano una delle indagate) con l'obiettivo di bloccare, almeno per qualche tempo, lo spaccio di eroina e cocaina nel Quartiere Cogne.

Gli arrestati e i denunciati sono tutti residenti ad Aosta tranne uno (il rifornitore 'all'ingrosso') che è di Milano, e sono 'volti noti' alle Forze dell'ordine e alle cronache dei giornali locali. In carcere per spaccio di stupefacenti sono finiti Giuseppina Lo Bello, 49 anni, suo marito Salvatore Pandolfino (48) e Noureddine Badri (32) di Milano. Arresti domiciliari per Loris Caffaratti (25) e obbligo di dimora per Carmelo Baldari (34), Stefania Salvatore (46), Vito Cama (42), Giuseppe Pronesti (32), Samanta Muscatelli (24) e Francesco Ursida (56). Le misure cautelari sono state disposte dal gip del tribunale di Aosta Davide Paladino, su richiesta del procuratore capo facente funzioni Giancarlo Avenati Bassi (che aveva chiesto otto arresti in carcere e due domiciliari).

La polizia ha seguito per mesi i movimenti del gruppo, distinguendo responsabilità e modus operandi: tutti spacciavano prevalentemente nel Quartiere Cogne, vicino alle scuole Cerlogne e alla Bocciofila, dividendosi tra loro un'ottantina di clienti tra i 30 e i 50 anni ("Nessun minorenne o studente tra i clienti, fortunatamente", ha sottolineato il dirigente della Squadra mobile aostana Mattia Falso, che questa mattina ha guidato l'operazione).

I coniugi Pandolfino-Lo Bello erano addetti al 'rifornimento': si recavano a Milano da Badri ogni due giorni circa, acquistano eroina e cocaina a 20 e 40 euro al grammo e rivendendole poi in buste da 0,40 grammi al prezzo di 20 euro a busta per l'eroina e 40 per la coca: il guadagno calcolato dagli investigatori era dunque di oltre il doppio.

"La coppia spacciava solo a pochi, 'affezionati' clienti - ha spiegato Falso in conferenza stampa - per lo più tossicodipendenti 'storici' e fidati. Il resto del traffico era svolto da altre due coppie (peraltro legate anche sentimentalmente), ovvero Carmelo Baldari e Stefania Salvatore e Giuseppe Pronesti con Samanta Muscatelli, che in bici portavano la droga direttamente a domicilio degli acquirenti". Ursida e Cama erano per lo più gli 'autisti' della Lo Bello, che si recava a Milano nascosta in auto nonostante fosse sottoposta da tempo a una misura di sorveglianza e divieto di allontamento. Loris Caffaratti aveva rapporti saltuari con il gruppo, limitandosi ad acquistare lo stupefacente ma gestendo per conto proprio e senza intermediari l'attività di spaccio.

Durante le indagini erano stati arrestati anche Davide Perrelli nell'ottobre del 2016 e, il mese seguente, l'aostana Cristina Cavallera. In casa di Lo Bello la polizia ha rinvenuto e sequestrato 60 grammi di marijuana, 20 di eroina, un bilancino di precisione e 1745 euro in contanti.

patrizio gabetti

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