CRONACA - 11 aprile 2017, 11:51

Piazza Narbonne ad Aosta teatro di risse e degrado

Piazza Narbonne ad Aosta

Piazza Narbonne ad Aosta

Risse, schiamazzi di ubriachi molesti, incontri furtivi tra ladruncoli e, sempre più spesso, tra spacciatori anche minorenni. Tutto questo avviene, quasi ogni sera, nella centralissima piazza Narbonne ad Aosta, dove da anni, segnalano i commercianti della zona, si ripetono episodi di degrado e violenza ma che da qualche mese ha raggiunto livelli di invivibilità insopportabili per chi lavora e vive attorno alla piazza, su cui affaccia anche l'Hotel Duca d'Aosta, un 'quattro stelle'  di alta accoglienza turistica nel centro storico cittadino.

Domenica scorsa, verso le 20, l'ennesimo tafferuglio tra ubriachi: pugni, sberle, minacce con cocci di bottiglia e urla che hanno spaventato i clienti dell'albergo, che sono usciti dalle camere preoccupati. "Il nostro personale ha dovuto, e non è la prima volta che accade, tranquillizzare gli ospiti - spiega Alessandro Cavaliere (nella foto), già presidente dell'Associazione valdostana albergatori, membro della giunta nazionale di Federalberghi e titolare del Duca d'Aosta - assicurandoli che ad Aosta e in Valle risse e aggressioni sono rarissime e che quanto stava accadendo di fronte all'ingresso dell'hotel non era mai successo prima. Ma è una bugia, ovviamente, raccontata per salvaguardare l'immagine della città e della regione. Certamente, tutto questo è molto spiacevole e credo che le istituzioni dovrebbero affrontare la situazione in modo chiaro e immediato".

Il 21 febbraio scorso è entrato in vigore in Italia il Daspo urbano, ovvero il decreto del ministero dell'Interno che dà potere ai sindaci di allontanare vagabondi, ubriachi e presunti spacciatori dalle città. L'amministrazione di Aosta per ora non lo applica, diversamente da altre città italiane che hanno iniziato a recepirlo, non senza le polemiche di chi sostiene il Daspo urbano una sorta di gogna classista e discriminatoria verso le fasce marginali della popolazione.

"Il rischio di un utilizzo improprio c'è, ma se applicato con criterio - è l'opinione di  una commerciante di piazza Narbonne -  ovvero unicamente per cacciare le persone pericolose dalle piazze e dalle vie, il daspo urbano può essere uno strumento di sicurezza piuttosto efficace. Certo, occorre l'impegno delle amministrazioni e delle Forze dell'ordine per renderlo realmente concreto".

"Oltre a pensare al potenziamento delle videocamere per le Ztl - conclude l'imprenditrice - l'amministrazione comunale farebbe bene a portare a termine quanto prima la rete di videosorveglianza nelle zone più a rischio della città".

p.g.

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