CRONACA - 21 gennaio 2017, 10:24

Lacrime e dolore a Cervinia per l'ultimo saluto a Marco e Matteo

Il Soccorso alpino della Valle d'Aosta si è unito al dolore dei genitori, il comandante del Sagf del Breuil, Massimiliano Giovannini, e la moglie Carla Marni; un elicottero delle Fiamme Gialle ha stazionato sulla chiesa per rendere omaggio ai feretri

foto tratta da Giornale di Sondrio

foto tratta da Giornale di Sondrio

Riposeranno nel cimitero di Semogo Valdidentro, in provincia di Sondrio nella Valtellina, loro terra d'origine, le spoglie di Marco e Matteo Giovannini, i fratelli di 18 e 16 anni morti giovedì mattina lungo la strada regionale della Valtournenche mentre andavano a scuola.

E dalla folla che questa mattina ha stipato la chiesa e il sagrato della chiesa di Breuil Cervinia è come se l'intera vallata si fosse stretta al dolore dei genitori dei ragazzi, la mamma Carla Marni e il papà Massimiliano Giovannini, comandante del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cervinia. E il Soccorso alpino della Valle d'Aosta si è unito al dolore di Massimiliano e Carla: abbracci, lacrime, una teoria di uomini e donne tristi, angosciati ma fieri e vicini al loro collega. Un elicottero delle Fiamme Gialle ha stazionato sulla chiesa per rendere omaggio ai feretri, in un clima di composto rispetto.

“Non li lasceremo soli in questo immenso dolore –ha ripetuto più volte il sindaco di Valtournenche, Deborah Camaschella – perdere Marco e Matteo è stato perdere uno pezzo importante, tra i più belli e puri, della nostra comunità. Dobbiamo farci forza, reagire, anche se è la seconda volta in pochi mesi, dopo la tragica morte di Gérard Ottavio e Joel Déanoz, che ci troviamo a piangere la fine prematura di due nostri meravigliosi giovani. Spero che Massimiliano e Carla trovino la forza di andare avanti, di sopravvivere a tutto questo”. Camaschella è rimasta "commossa profondamente dalla compostezza dei coniugi Giovannini e dalla dimostrazione di amore delle guide del Soccorso alpino, che una volta di più hanno dimostrato di essere davvero una grande famiglia".

Dal pulpito, con voce rotta dall'emozione don  Flavio Riva, cappellano della Guardia di finanza, ha sottilineato che “una volta di più ci interroghiamo sul mistero della morte trovando conforto nella misericordia di Dio, ma non abbiamo risposte". E rivolgendosi ai genitori delle vittime ha detto: "Siete ancora una famiglia splendida, che ha molto da dare", poi è sceso da pulpito e li ha abbracciati.

Sulle bare era poggiata una foto in cui Marco abbracciava Matteo: "Provo a pensare che questo abbraccio resti per l'eternità - ha scritto la madre Carla - e tutti voi imparate a vivere fraternamente sulle orme di Marco e Matteo".

E' amata la famiglia Giovannini a Valtournenche; valtellinesi di origini, Carla aveva conosciuto Massimiliano quando lui era ancora un militare semplice delle Fiamme Gialle e lavorava al Passo del Foscagno. Si erano innamorati e quando l'allora sottufficiale era stato trasferito in Valle d’Aosta lei e i bimbi lo avevano seguito ai piedi della Gran Becca.

Questa mattina a Cervinia c'era anche il sindaco di Valdidentro, Ezio Trabucchi, per rappresentare la comunità durante le esequie e accompagnare i due fratelli nel loro ultimo viaggio: alle 14 di domani, domenica 22 gennaio, la sepoltura di Marco e Matteo nel cimitero di Semogo. “Sono cresciuti a Cervinia ma erano anche figli della nostra terra – ha detto Trabucchi – con un abbraccio forte mi stringo a voi, Carla e Massimiliano, a nonna Savina, a tutti i parenti di Semogo e ai valdostani”.

patrizio gabetti

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