“Assicurare standard di qualità e di corretta gestione nella sanità è la condizione per determinare un reale sistema di garanzie, che assicuri ai cittadini reali e maggiori opportunit à di accesso e di tutela. La scelta del Senato è stata quella di estendere il riferimento alle strutture sociosanitarie non soltanto pubbliche ma anche private, coerentemente con una visione integrata delle prestazioni sanitarie e dei livelli di assistenza”. E’ quanto afferma il senatore Albert Lanièce in merito al disegno di legge, approvato dal Senato, relativo alla sicurezza delle cure sanitaria, alla responsabilità professionale del personale sanitario e delle strutture in cui esso operi.
“Occorre garantire integrati livelli di governo connessi all’assicurazione delle prestazioni sanitarie. L’istituzione - nelle Regioni e nelle Province autonome di Bolzano e Trento- dei Centri per la gestione del rischio sanitario e la sicurezza del paziente corrisponde a tale obiettivo. Si concorre così –afferma Lanièce- alla definizione delle linee guida di erogazione delle prestazioni e dei modelli di prevenzione e assistenza. Analoghe ragioni di garanzia hanno motivato il riferimento nel provvedimento alla rappresentanza delle associazioni dei pazienti e la prevista possibilità per ogni soggetto destinatario di prestazioni sanitarie di far ricorso gratuitamente al Difensore civico”.
“Vi sono criticità –sostiene il senatore del Gruppo per le Autonomie- che richiedono modelli efficienti di gestione e di erogazione dei servizi sanitari, al fine di ampliare la capacità di monitoraggio, prevenzione e gestione del rischio in relazione alle possibili patologie. L'obbligo per coloro che operano a qualsiasi titolo in strutture sanitarie o sociosanitarie, pubbliche o private, di stipulare un'adeguata polizza di assicurazione non costituisce un vincolo burocratico ma un impulso a governare i possibili casi di contenzioso, assicurato com’è il diritto di rivalsa e di azione diretta del cittadino nel caso in cui ritenga sia stato leso il proprio diritto alla tutela della salute per effetto di condotte colpose o non adeguate”.
“Governare le criticità e ridurne l’impatto economico e sociale –aggiunge Lanièce- è la ragione per la quale nel disegno di legge approvato dal Senato è stato anche inserito il tema della telemedicina, in ordine al quale ho presentato uno specifico disegno di legge, l'unico sull'argomento in questa legislatura. Mediante la telemedicina sono possibili il miglioramento dell’assistenza sanitaria, la migliore fruibilità delle cure e la diagnosi precoce delle complicanze secondarie soprattutto nei malati affetti da patologie croniche in particolare cardiovascolari”
“Siamo di fronte impegni ed obblighi che in un sistema sociale complesso e articolato devono essere affrontati e non soltanto in relazione alla determinazione e la valutazione dei costi standard. Le Regioni a statuto speciale, come nel mio caso la Valle D‘Aosta, e le Province autonome di Bolzano e Trento –conclude Laniece- assicurano già da tempo sistemi di gestione che si qualificano per competenze crescenti ed elevati livelli di prestazione e che hanno anticipato quei criteri di sana gestione che dovrebbero essere sottesi al principio di auto-revisione della spesa richiamato dalle Regioni ordinarie”.





