Nel Bulletin communal in distribuzione in questi giorni, la sindaco, Vally Lucianaz, si rivolge in modo delicato ed educato a tutta la comunità dzovençanentse che è una bella lezione di educazione civica che ci piace pubblicare.
“Care concittadine e cari concittadini,in questo secondo Bollettino comunale del 2016 vorrei condividere con voi alcune considerazioni sulla convivenza civile che ho trovato per caso una sera d’autunno navigando su internet alla ricerca di tutt’altro. Nelle riflessioni dell’avvocato Giovanni Assenza ho trovato molti dei pensieri che attraversano la mia mente quando, impotente, mi trovo di fronte alle numerose lamentele riguardanti gli inconvenienti igienico-sanitari derivanti dalle deiezioni dei cani nei prati e lungo le strade o ai molteplici reclami per il fastidio causato dallo spargimento del letame nei prati o dagli escrementi che le mucche lasciano sulle strade. Oltre che quando mi trovo davanti ad un punto di raccolta rifiuti e mi accorgo che sono ancora troppi i cittadini che non rispettano le regole e non differenziano i loro rifiuti nemmeno quando farlo sarebbe più semplice che non farlo…
Ho quindi deciso di proporvi qui alcuni estratti di quelle riflessioni. La convivenza civile si può sinteticamente definire come il rispetto degli altri e delle regole che ci sono nella comunità. Parlare di convivenza civile vuol dire porsi il problema di come le persone che vivono in una società possano convivere tra di loro senza ledere gli uni la libertà degli altri.
La convivenza civile, negli stati moderni, è sempre tutelata da leggi, è cioè fondata su regole la cui osservanza è garantita e addirittura imposta dallo Stato. Il problema fondamentale della convivenza sta nella natura umana che fa di ogni essere una persona del tutto diversa dalle altre, con le sue esperienze,il suo carattere, la sua cultura, il suo patrimonio genetico: il risultato di tutto ciò è una persona che ha le sue convinzioni etiche, sociali, filosofiche, politiche diverse da quelle di ogni altra persona. Ed ognuna di queste persone ha la convinzione, del tutto legittima, di essere dalla parte della verità.
Per costruire una sintesi e mettere d'accordo milioni di persone che la pensano diversamente ci sono solo sistemi basati sul logo (la legge imposta dall'alto)o sul dialogo. Il dialogo è la vera rivoluzione copernicana della società civile e consiste nel rapportarsi con gli altri tenendo sempre conto della diversità dell'altro e della necessità di comprendere il diverso punto di vista dell'altro.
In una società civile ci deve essere, quindi, solo una regola comune a tutti, la regola del dialogo, mentre tutte le altre regole devono discendere da meccanismi basati su di esso. Ma siccome dialogo non vuol dire accettazione supina delle opinioni altrui,bisogna costruire un sistema in cui tutte le opinioni abbiano il medesimo diritto di cittadinanza e in cui prevalgono quelle che siano più convenienti per la collettività. Non essendo possibile valutare la qualità delle opinioni,il giusto compromesso della democrazia è quello di fare prevalere l'opinione della maggioranza dei cittadini, ma anche di creare quanti più possibili centri di potere che si equilibrano e si controllano a vicenda.
La maturità democratica di una società, come di una persona, si rivela dalla misura in cui aderisce a questo principio. Nelle società di più antica esperienza democratica, il rispetto delle istituzioni e delle persone di opinioni diverse è massimo e il rispetto delle leggi e della convivenza civile è spontaneo e lo stesso l'accettazione di sanzioni per comportamenti irregolari anche minimi.
In occasione delle prossime festività, intendo porgere a tutta la nostra comunità,in modo particolare a coloro che soffrono per disagi o malattia, a nome mio personale e a nome dell’intera Amministrazione comunale, i piùfervidi auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo.
Vally Lucianaz”