CRONACA - 23 dicembre 2016, 16:19

Ucciso nel milanese dalla polizia il terrorista della strage di Berlino

La Questura di Aosata ha rivolto "un abbraccio e calorosi auguri di pronta guarigione al nostro collega Cristian Movio, ferito questo notte nella sparatoria in cui è rimasto ucciso l’attentatore'

Anis Amri nella scheda segnaletica diffusa dalla polizia tedesca

Anis Amri nella scheda segnaletica diffusa dalla polizia tedesca

Il killer di Berlino Anis Amri, 23enne tunisino, ricercato in tutta Europa, è stato ucciso dalla polizia a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano.

Alle 3 di oggi, venerdì 23 dicembre, durante un normale controllo stradale, ha estratto una pistola e ha sparato agli agenti di una Volante che hanno risposto al fuoco uccidendolo. Non aveva con sé documenti e il riconoscimento è avvenuto in tarda mattinata; la conferma è arrivata dal ministro dell'Interno Minniti.

Secondo quanto riferito dagli agenti il terrorista, che era a piedi, alla richiesta di mostrare i documenti avrebbe estratto una pistola dallo zaino e avrebbe sparato a un poliziotto, Cristian Movio (nella foto gentilmente concessa dalla Polizia di Stato), colpendolo a una spalla. A quel punto il collega di Movio, Luca Scatà, avrebbe risposto al fuoco, colpendo Amri che è deceduto alcuni minuti dopo. Il poliziotto colpito alla spalla è stato portato all'ospedale di Monza: le sue condizioni non sarebbero gravi.

La Questura di Aosta ha rivolto "un abbraccio e calorosi auguri di pronta guarigione al nostro collega Cristian Movio, ferito questo notte nella sparatoria in cui è rimasto ucciso l’attentatore di Berlino'.

La sera di lunedì 19 dicembre, verso le 8, Amri era alla guida del Tir lanciato contro la folla di un mercatino di Natale a Berlino: ha ucciso 12 persone e ne ha ferite 48.

La presenza del pericoloso killer in Italia lascia intendere la presenza nel nostro Paese di una rete di protezione dei terroristi islamici: “Il rischio c'è, inutile negarlo – afferma il ministro Minniti – ma l'attenzione è altissima, siamo quanto mai vigili”.

p.g.

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