Il defibrillatore è stato consegnato dal presidente dell’associazione Amis Di Coeur, dottor Giuseppe Ciancamerla, al vicesindaco, Abram Giorgio, resenti il gruppo di volontari che ha partecipato al corso di formazione organizzato dall’amministrazione comunale con la consulenza di Angelo Berlini, istruttore I.R.C. (Italian Resuscitation Council), Gruppo Italiano per la Rianimazione Cardiopolmonare.
"A seguito della morte di un ex assessore comunale, avvenuta per arresto cardiaco – ha spiegato il vicesindaco, Abram - l’amministrazione ha iniziato a riflettere sull’importanza della presenza di un defibrillatore in loco, quindi abbiamo organizzato, in collaborazione con Les Amis du Coeur il corso di formazione per l’utilizzo dell’apparecchio, sensibilizzando soprattutto le persone che lavorano nella scuola, nella micro comunità, in municipio, amministratori ma anche papà e mamme a copertura di tutto il territorio comunale".
L'assessora alle politiche socio-sanitarie, Flavia Abram, ha incentrato il suo intervento sull'importanza dei volontari che hanno dato la loro disponibilità ad imparare ad usare lo strumento ed ha ringraziato tutta la popolazione che ha contribuito generosamente alla raccolta di per l'acquisto di un secondo defibrillatore da destinare ad un altro comune. Il tutto nell'ambito del progetto "La carica che ti scarica'" promossa dall'associazione Les Amis du Coeur.
"Mi auspico - ha commentato il cardiologo Ciancamerla (nella foto accanto al defobrillatore) - che con la generosità dei valdostani al più presto tutti i Comuni valdostani possano disporre di un defibrillatore, in modo da garantire un soccorso immediato alle persone colpite da arresto cardiaco su tutto il territorio regionale".
Il progetto “la scarica che ti ricarica” ha permesso di diffondere capillarmente i DAE, in particolare nelle aree più remote, e di formare il personale per il loro utilizzo. Il defibrillatore è stato posizionato nell’atrio della micro comunità di Doues perciò a disposizione h. 24 "e vuole essere- ha concluso Ciancamerla - un’opportunità in più data a tutta la comunità in caso di emergenza, fermo restando che comunque la prima cosa da fare in caso di necessità rimane sempre quella di telefonare al 118”.
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