FEDE E RELIGIONI - 07 dicembre 2016, 00:02

OGGI mercoledì 7 dicembre saint Ambroise

“Prego il Signore che ci regali più politici che abbiano davvero a cuore la società, il popolo, la vita dei poveri”. Politici che abbiano cura dei più deboli: gli affamati, i disoccupati, i senza tetto, gli immigrati, i popoli indigeni, gli anziani sempre più soli e abbandonati, i bambini ancora nel grembo delle madri. Tutti gli sfruttati e quanti la società attuale dello scarto ha trasformato in rifiuti, "avanzi", perché oggi, in questa “economia che uccide. Le persone - sono meno importanti delle cose che danno profitto a quelli che hanno il potere politico, sociale, economico”. (Papa Francesco)

OGGI mercoledì 7 dicembre saint Ambroise

AGENDA DEL VESCOVO MONS.  FRANCO LOVIGNANA

giovedì 8 dicembre 2016

Aosta, Santuario di Maria Immacolata – ore 10.30

S. Messa nella Solennità di Maria S.ma Immacolata

Festa patronale della Parrocchia

sabato 10 dicembre
Cattedrale - Pont Suaz - ore 6.00
Pellegrinaggio mensile a N.-D. de Pitié

lunedì 12 dicembre

Seminario maggiore – mattino

Ritiro del Clero

 Parrocchia di Quart – ore 20.30

Incontro con i genitori dei bambini del catechismo

 

Le Messager Valdotain celebra mercoledì 7 dicembre saint Ambroise

•La Chiesa  onora    Sant' Ambrogio Vescovo e dottore della Chiesa

Ambrogio, di famiglia romana cristiana, governatore delle provincie del nord Italia, fu acclamato vescovo di Milano il 7 dicembre 374. Rappresenta la figura ideale del vescovo, pastore, liturgo, e mistagogo.

Aveva scelto la carriera di magistrato – seguendo le orme del papà, prefetto romano della Gallia – e a trent’anni si trovava già ad essere Console di Milano, città che era allora capitale dell’Impero. Così, quel 7 dicembre dell’anno 374, in cui cattolici e ariani si contendevano il diritto di nominare il nuovo Vescovo, toccava a lui garantire in città l’ordine pubblico, e impedire che scoppiassero tumulti. L’imprevedibile accadde quando egli parlò alla folla con tanto buon senso e autorevolezza che si levò un grido: «Ambrogio Vescovo!». E pensare che era soltanto un catecumeno in attesa del Battesimo! Cedette, quando comprese che quella era anche la volontà di Dio che lo voleva al suo servizio. Cominciò distribuendo i suoi beni ai poveri e dedicandosi a uno studio sistematico della Sacra Scrittura. Imparò a predicare, divenendo uno dei più celebri oratori del suo tempo, capace di incantare perfino un intellettuale raffinato come Agostino di Tagaste, che si convertì grazie a lui. Da Ambrogio la Chiesa di Milano ricevette un’impronta che si conserva ancor oggi, anche nel campo liturgico e musicale. Mantenne stretti e buoni rapporti con l’imperatore, ma era capace di resistergli quand’era necessario, ricordando a tutti che «l’imperatore è dentro la Chiesa, non sopra la Chiesa».

Le sue opere liturgiche, i commentari sulle Scritture, i trattai ascetico- morali restano memorabili documenti del magistero e dell’arte del governo. Autore di celebri testi liturgici, è considerato il padre della liturgia ambrosiana.

Il sole sorge alle ore 7,53 e tramonta alle ore 16,36.

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