CULTURA - 16 novembre 2016, 13:09

Cucina valdostana o sushi? Ristoratori a confronto ad Arvier

Da sinistra: Alessandro Celi, Denise Marcoz, Vilma Cianci e Marco Ansaldo

Da sinistra: Alessandro Celi, Denise Marcoz, Vilma Cianci e Marco Ansaldo

Due filosofie di ristorazione apparentemente molto diverse si sono confrontate nel terzo incontro del ciclo “Frontiere senza confini Viaggiatori in un mondo che cambia”, tenutosi ad Arvier Da una parte Denise Marcoz, de Lo gran baou di Vertosan, ha presentato l’esperienza del suo locale che, da ormai tre generazioni, offre un menu valdostano tradizionale ad escursionisti e turisti che si arrampicano fino al vallone di Vertosan. Marco Ansaldo, sushi chef diplomato alla Sushi Academy di Los Angeles, ha invece descritto il proprio itinerario professionale, concluso con l’apertura di un locale, Mama Japanese & fusion restaurant, che unisce dimensione familiare, qualità e personalizzazione del servizio.

“Non servirei mai un piatto che non mi piacerebbe mangiare io stesso – ha spiegato Ansaldo– e le piccole dimensioni del mio locale permettono di coccolare il cliente proprio come se fosse a casa”. Una filosofia che, pur nella diversità delle tradizioni culinarie, è proposta da Denise Marcoz: “Quando mio padre e mio nonno hanno cominciato ad offrire i prodotti del territorio ai pochi turisti che arrivavano a Vertosan, forse non immaginavano che a quarant’anni di distanza saremmo stati ancora qui, servendo solo piatti tradizionali con prodotti locali.

”Talvolta – aggiunge – dobbiamo discutere con qualche cliente che chiede pasta in bianco e cotoletta impanata, ma quando hanno assaggiato le nostre proposte cambiano idea”.

aostacronaca.it

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